Ivan Foschi: ”brogli elettorali a San Marino?”

q1In occasione dell’ultima consultazione referendaria, lo scorso 27 marzo, si sono verificati alcuni episodi piuttosto strani relativi alla consegna dei certificati elettorali ai Sammarinesi residenti all’estero. Alcuni di questi cittadini elettori hanno infatti lamentato il mancato invio dei certificati elettorali, vedendosi così costretti a recarsi all’Ufficio di Stato Civile per ritirare il documento prima di recarsi alle urne.

Non va infatti dimenticato che chi non riceve il certificato elettorale, con allegato l’opuscolo informativo relativo al quesito referendario, oltre al fatto di non venire adeguatamente informato circa la consultazione in corso, può giungere ad ignorarne l’esistenza stessa, con evidenti ripercussioni sul raggiungimento del quorum.

Qualora il disservizio lamentato da alcuni cittadini assumesse dimensioni considerevoli, ci troveremmo di fronte ad un vero e proprio boicottaggio del referendum del quale il Governo dovrebbe rendere conto, sia per quanto lo riguarda direttamente sia per quanto riguarda alcuni Uffici della Pubblica Amministrazione, poiché in questo modo si sarebbe alterata la regolarità dell’esercizio del diritto di voto e di uno strumento di massima democrazia quale è il referendum popolare.

Se infatti l’esito finale ha visto la vittoria del comitato promotore, grazie alla massiccia partecipazione dei Sammarinesi residenti in Repubblica che hanno rispedito al mittente la scellerata legge sulla cessione dei terreni pubblici voluta dal Governo, va comunque registrata la bassissima affluenza alle urne proprio da parte dei Cittadini all’estero.

Non è dato sapere quanti di questi Cittadini abbiano effettivamente ricevuto il certificato elettorale, e se quindi siano stati messi nelle condizioni di scegliere consapevolmente di non venire a votare o se invece l’invio, mancato o tardivo, dei certificati abbia fatto ignorare l’esistenza del quesito o impedito a chi vive lontano da San Marino di potere programmare l’impegno elettorale per tempo.

Alla luce di tutto questo interpello il Governo per sapere:

a quanto ammontasse il corpo elettorale residente fuori territorio relativamente alla consultazione referendaria del 27 marzo scorso;

quanti certificati elettorali siano stati spediti dall’Ufficio di Stato Civile agli elettori esteri;

quanti di questi certificati siano ritornati al mittente per compiuta giacenza o rifiuto o altre cause;

in quale data sono stati spediti i certificati elettorali, nonché dopo quanto tempo dalla compiuta giacenza dovevano essere rispediti a San Marino e quanti di questi sono ritornati dopo la data del 27 marzo.

Ivan Foschi