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(ANSA) – ROMA, 16 APR – Scrivere una serie “di quelle nelle
quali si esplora un ‘caso’ in ogni episodio, come succedeva nei
telefilm con cui sono cresciuto, come Colombo, Rockford, la
Signora in Giallo, Magnum P.I; ma pensando anche a serie come In
viaggio nel tempo o L’incredibile Hulk, con un elemento di
mistero centrale che prende l’intera stagione per dipanarsi”. E’
stato il punto di partenza per Rian Johnson (Star Wars – Gli
ultimi Jedi, Knives out), per creare Poker Face, la serie
mystery on the road in 10 episodi con Natasha Lyonne (Russian
Doll), che ha debuttato su Peacock Usa a gennaio ed è già stata
rinnovata per una seconda stagione. L’occasione per parlarne,
sono gli incontri a Los Angeles di ‘Deadline Contenders’ con i
panel dedicati ad alcune delle principali serie e miniserie della stagione. Al centro della trama di Poker Face, che ha conquistato anche
la critica, c’è Charlie Cale (Lyonne) cameriera in un casinò,
apparentemente appagata da una vita senza troppi legami o
responsabilità, che ha la straordinaria capacità di essere una
sorta di macchina della verità umana: capisce subito quando
qualcuno sta mentendo. Quando la sua migliore amica Nathalie
viene uccisa, Charlie decide di scoprire il colpevole:
un’indagine che la pone a confronto con un sistema illegale
pericoloso. Per salvarsi la vita, la protagonista è costretta a
fuggire, e muovendosi per gli Usa, a bordo della sua Plymouth
Barracuda, senza fermarsi mai troppo in luogo, si ritrova a
indagare su una serie di crimini.
Un percorso che la serie arricchisce con guest star e
cointerpreti di primo piano come Adrien Brody, Ellen Barkin,
Nick Nolte, Chloe Sevigny, Joseph Gordon -Levitt. “Charlie è una
donna positiva, che ama le persone e vive solo il presente –
spiega Natasha Lyonne, qui anche coproduttrice esecutiva -.
Quando Rian mi ha dato la sceneggiatura del pilot di Poker
face, mi ha conquistato. Era una storia scatenata, commovente,
brillante”. Tutte le serie “che mi tenevano incollato al
televisore sin da bambino – – aggiunge Johnson – avevano una
star incredibilmente carismatica al centro”. Quando “ho visto
Russian Doll e quando ho incontrato Natasha, ho capito subito
che lei aveva quella dote”. (ANSA).
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