Sono sempre più tesi i rapporti fra Roma e Bruxelles. «Esito sempre a esprimermi con lo stesso vigore con cui Renzi si rivolge a me, perché non aggiusta sempre le cose», ha detto il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker. «Ritengo che il primo ministro italiano, che amo molto, abbia torto a vilipendere la Commissione a ogni occasione, non vedo perché lo faccia» perché «l’Italia a dir la verità non dovrebbe criticarla troppo» in quanto «noi abbiamo introdotto flessibilità contro la volontà di alcuni Stati membri che molti dicono dominare l’Europa».
Probabilmente «a fine febbraio mi recherò in Italia, perché l’atmosfera tra l’Italia e la Commissione non è delle migliori», ha aggiunto Juncker, dicendo che il premier «Renzi si lamenta sempre che non sono mai stato in Italia da quando sono diventato presidente della Commissione».
«Sono stato molto sorpreso che alla fine del semestre di presidenza italiana Renzi abbia detto davanti al Parlamento che è stato lui ad aver introdotto la flessibilità, perché sono stato io, io sono stato», ha rivendicato ancora il numero uno della commissione Ue, sottolineando che «su questo voglio che ci si attenga alla realtà». «Io mi tengo il mio rancore in tasca, ma non crediate che sia ingenuo», ha concluso.
«Da parte del governo italiano non c’è nessuna volontà di offesa, ma atteggiamento costruttivo», ha replicato il ministro dell’Economia, Piercarlo Padoan.
«È stupido creare divisioni in seno all’Europa. In Europa abbiamo bisogno di essere uniti di fronte alle tante crisi». Lo ha detto l’alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza europea Federica Mogherini rispondendo ai giornalisti in merito alle dichiarazioni di Juncker sulle tensioni fra Roma e l’Unione europea.
«Ho incontrato il premier Renzi. Mi ha confermato l’atteggiamento costruttivo dell’Italia: non siamo gli sfasciacarrozze dell’Europa, ma vogliamo che le carrozze Ue siano veloci e confortevoli per i cittadini». Lo afferma all’agenzia Ansa Gianni Pittella. «Di fronte al baratro basta polemiche. È tempo di affrontare sfide assieme».
«Sberle di Juncker a Renzi. Di solito Juncker non ci piace ma oggi come dargli torto. Renzi opportunista, inaffidabile, irriconoscente». Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.
«Juncker e Renzi si attaccano? Sono due facce (di bronzo) della stessa medaglia. Fanno entrambi gli interessi di banche e multinazionali, contro i cittadini. Andassero a farsi fottere tutti e due». Cosi il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini su Facebook.
«Juncker tira le orecchie a Renzi e lo sbugiarda su flessibilità: con il Bomba l’Italia è zimbella Ue e i cittadini pagano le conseguenze!». Così su Twitter il deputato M5S, Riccardo Fraccaro.
«Male Juncker verso Italia, ma malissimo Renzi. Ue va sfidata sui vincoli con serietà e cercando alleanze, non abbaiando alla luna. Altrimenti ci facciamo male». Così su Twitter Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti.
Il Messaggero