
(ANSA) – TORINO, 13 MAG – Ivan Juric si vede ancora granata.
“Sono felice di essere qui, oltre ad essere soddisfatto per
quanto fatto in questa stagione” il bilancio dell’allenatore al
primo anno sulla panchina del Torino. Ora, però, c’è bisogno
dello step successivo, un po’ come riuscì a fare al Verona: “E’
stato bellissimo costruire tutto quello che abbiamo costruito,
ma sentivo di dover andare via – i ricordi del tecnico sulla sua
ex squadra, che domani affronterà per la prima volta al
Bentegodi dopo l’addio dell’estate scorsa – e sono stati bravi
ad aggiungere giocatori di livello ad una base solida: al Toro
abbiamo gettato le fondamenta e siamo ancora in costruzione, c’è
tanto da migliorare e spero che si possa creare un gruppo
forte”. Un altro messaggio al presidente Cairo e al dt Vagnati,
con il primo passo che sarà capire il futuro di Belotti: “Nei
prossimi giorni si saprà tutto” ha anticipato Juric, che aspetta
di sapere se il Gallo continuerà ad essere il suo capitano. Per
Bremer, invece, quella contro il Napoli è stata l’ultima gara
della stagione in maglia granata, in attesa di sapere se resterà
anche l’anno prossimo: “Non giocherà queste due partite, ha un
problema alla caviglia già da qualche settimana e ha stretto i
denti, adesso è giusto che si curi” ha detto il tecnico sul
brasiliano, sul quale è piombato anche il Paris Saint Germain.
A Verona le prime prove di futuro con Zima al centro della
retroguardia, poi ci sarà anche da discutere di Brekalo e degli
altri giocatori in prestito: “Valuteremo tutto, ma sono domande
da fare a Vagnati – precisa Juric – e io con lui vado d’accordo:
non ho problemi, ma nella vita non troverò mai più un direttore
come D’Amico (ds del Verona dai tempi del croato, ndr) con il
quale ho un rapporto d’amicizia molto stretto e la pensiamo
uguale su tutto”.
Per quel che riguarda la formazione di Verona, Aina
sostituirà Singo e Belotti sarà la punta centrale: il Gallo ha
ancora un record nel mirino, gli mancano due gol per centrare la
settima stagione consecutiva in doppia cifra. E, nella storia
del Toro, ci è riuscito soltanto Paolo Pulici. (ANSA).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte