Juric tiene il Toro sulla corda: “La Cremonese è insidiosa”

(ANSA) – TORINO, 26 AGO – Ha perso due partite su due, ma
Ivan Juric non si fida della Cremonese. “Giocano un calcio
simile al nostro, se scendiamo in campo rilassati ne prendiamo
5” l’avviso del tecnico del Torino ai suoi ragazzi alla vigilia
della trasferta allo Zini. In effetti, pur con zero punti
all’attivo, la formazione di Alvini ha ben impressionato contro
Fiorentina e Roma: “E’ un allenatore coraggioso e fa un bel
calcio, inoltre hanno condotto un ottimo mercato prendendo
calciatori adatti alla sua filosofia – dice il croato sul
collega toscano – e sono curioso di vedere se riusciremo a
tenere i loro ritmi”.
    Il calendario presenta tre partite ravvicinate: “Ma io penso
solo alla Cremonese – precisa Juric – e non credo che faremo
grandi cambiamenti: abbiamo lavorato bene durante la settimana,
non abbiamo avuto grossi problemi”. Così Buongiorno parte in
vantaggio nel ballottaggio con Schuurs, Singo e Aina provano a
tenersi il posto dalla concorrenza di Lazaro e Vojvoda, Sanabria
può essere nuovamente preferito a Pellegri. E Lukic? “Ha avuto
un cortocircuito e bisogna capire il perché, ma con lui non ho
assolutamente nessun problema – dice Juric sull’ex capitano
granata – e le mie sono sempre scelte tecniche: lui sta
benissimo, sta lavorando al massimo per cercare di riprendersi
il posto”.
    Il problema del Toro, adesso, è quello di riuscire a
concludere di più e con maggiore precisione: “Noi non abbiamo
Immobile che può garantire 25 gol all’anno e poi li realizza per
davvero – l’analisi del tecnico sulla fase offensiva della sua
squadra – ma in rosa ci sono giocatori che vengono da annate non
brillanti: non sappiamo cosa ci possano dare Miranchuk, Vlasic e
Radonjic, il nostro obiettivo è quello di portarli al massimo
delle loro potenzialità e speriamo che possano esplodere tutti”.
    Al gong del mercato manca meno di una settimana: “Non mi
aspetto nulla, anche se il mio calcio è chiaro a tutti – la
risposta di Juric sul tema – e tutti sanno che abbiamo perso
tanto sui calci piazzati con gli addii di Bremer, Pobega e
Belotti”. (ANSA).
   


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