Juve. Due partite per la svolta Allegri si gioca la stagione

ALLEGRICERCASI disperatamente continuità. Borussia Mönchengladbach ed Empoli. L’occasione è ghiotta: due vittorie per svoltare definitivamente, per mettersi alle spalle il momentaccio e arrivare alla sosta con la consapevolezza di poter rimettere in carreggiata una stagione disgraziata, vissuta sulle montagne russe fra alti e bassi, acuti eccezionali ed inaspettati scivoloni. La Signora si appresta a volare in Germania per indossare l’abito da Champions. Buffon e compagni vogliono i tre punti per ipotecare il passaggio agli ottavi. La vittoria contro il Toro ha dato ossigeno alla classifica e all’umore. Massimiliano Allegri però non ha ancora sciolto il dogma tattico della sua Juve 2.0, che non ha un’identità precisa. Punterà ancora sul modulo con il trequartista (4-3-1-2) oppure sdoganerà Cuadrado, disegnando quel 4-3-3 che a Manchester sempre in Champions regalò alla Signora una notte da star o quel 4-4-2 ibrido che ha imbrigliato i suoi talenti? L’interrogativo è amletico. Gli infortuni di certo non aiutano. Il tecnico dovrà fare a meno di Khedira: il normalizzatore del centrocampo ha accusato un fastidio muscolare al flessore della coscia destra nel derby. Oggi si conosceranno l’entità dell’infortunio e i tempi di recupero. Buone notizie invece per Lichtsteiner, che ieri si è allenato a Vinovo con i compagni dopo aver ottenuto l’idoneità fisica in seguito l’intervento al cuore (l’ablazione), necessario per eliminare il flutter atriale (aritmia). Lo svizzero si giocherà il posto con Caceres, reintegrato dopo il fattaccio dell’incidente con la Ferrari (guidava ubriaco).
Claudio Marchisio è ottimista, vede la luce in fondo al tunnel. «Le parole di Buffon e di Evra ci hanno dato la scossa. Per il nostro periodo la vittoria del derby deve essere la partita della svolta se vogliamo puntare ad arrivare a qualcosa di importante – così il principino a Sky e Mediaset –. Dobbiamo anche vedere l’inizio della nostra stagione, dove non è stato facile con tanti infortuni, tanti giocatori nuovi che sicuramente non hanno aiutato. Dopo quattro scudetti non è mai facile rivincere, però la nostra è una squadra che è stata costruita per puntare ai posti più alti sia in campionato che in Europa e quindi deve dimostrare sicuramente di più».
Parola al campo. Fra una settimana al massimo ne sapremo di più. Le sfide contro Borussia Mönchengladbach ed Empoli, lontano dallo Stadium, diranno quanto vale e dove può arrivare questa Juve. Il tempo è scaduto. Questa volta, non ci saranno prove d’appello.

Resto del Carlino