La squadra di Serravalle affronta un test impegnativo per confermare i progressi degli ultimi turni. Amati: “Ora dobbiamo essere più coraggiosi”
La Juvenes Dogana vuole proseguire il proprio processo di crescita e si trova di fronte l’ostacolo perfetto per capire quale sia il livello raggiunto: domenica, a Fiorentino, c’è la Virtus. Nonostante i neroverdi non vivano il miglior momento della propria stagione, con una sola vittoria nelle ultime cinque partite e vari punti persi rispetto alla vetta, restano comunque una squadra molto attrezzata, costruita per ambire alle posizioni di vertice. Fattore che mister Manuel Amati non dimentica: “L’avversario, anche se non è in uno dei periodi di maggior forma, rimane di valore e, pur essendo senza Ivan Buonocunto, squalificato, dispone di tantissime alternative e giocatori di qualità in ogni reparto. La partita sarà molto complicata, la Virtus è senza dubbio favorita”.
Rispetto alla rosa a disposizione nel pareggio per 2-2 con il Murata, l’unica aggiunta è quella di Filippo Santi, che torna tra i convocati. Per Davide Lisi e Lorenzo Pasquinelli è confermata la stagione conclusa, mentre il recupero di Alberto Baldazzi è appena cominciato e richiede alcune settimane. Ancora indisponibile anche Gabriele Ciccarelli. A fronte di tali assenze, c’è, però una nota molto positiva: “Sono molto contento della squadra – spiega Amati -. Venerdì ho preso da parte i sei attaccanti, a fine allenamento, e mi sono congratulato con loro, in quanto mi hanno messo veramente in crisi sulla scelta del tridente da schierare. Penso che questo sia il complimento migliore che potessero ricevere perché vuol dire che si sono allenati talmente bene, tutti e sei, da crearmi dei dubbi laddove pensavo di avere qualche certezza in più. Ed è una cosa che mi auguro rimanga sempre e sia valida per ogni reparto”.
Con nove partite rimaste da giocare nella regular season del campionato e cinque mesi di lavoro assieme alle spalle, secondo l’allenatore biancorossoblù ora la squadra “deve dimostrare di essere più matura, soprattutto prendendosi qualche rischio in più in fase di non possesso palla, attuando alcune delle cose analizzate venerdì, durante la seduta video, in fase di pressione e indirizzamento. Se troveremo il coraggio di fare questo anche contro una squadra forte come la Virtus, dato che la scorsa settimana ci è riuscito bene diverse volte, con il Murata, vorrà dire che un piccolo passo verso la maturità lo abbiamo fatto”.