“Da noi non è permesso sbagliarne due di fila”: è tranciante Leonardo Bonucci. I bonus sono finiti a Firenze. “Quest’anno abbiamo già preso abbastanza schiaffi e abbiamo anche perso un trofeo a Doha”. La Juve insomma è chiamata a tornare Juve e ad evitare altri passi falsi nel suo cammino verso il sesto leggendario titolo consecutivo. Dopo le dure (auto)accuse twittate nel day after il ko contro la Fiorentina, il difensore bianconero mette la squadra di fronte alle sue responsabilità, invocando un riscatto immediato, domenica (ore 12:30) allo Stadium contro la Lazio (arbitra Massa): “La sconfitta di Firenze deve servirci da insegnamento, perché di qui alla fine del campionato non possiamo più fallire. E’ una cosa che avevamo già detto negli ultimi mesi, ma oggi non c’è proprio più tempo per sbagliare. Guai a perdere la voglia di sacrificarci e l’umiltà: dobbiamo essere sempre uniti. Domenica, per l’ennesima volta, la Juve dovrà dimostrare di essere la squadra più forte d’Italia nonché una formazione che in Europa può giocarsela con tutti”.
STADIUM E CABALA, QUI NON SI PASSA – I numeri sono tutti dalla parte dei bianconeri, che tornano nel fortino dove hanno inanellato il record di 26 vittorie consecutive in campionato. “Le strisce positive possono dare appagamento, ma ripeto, niente è permesso: si scende in campo per vincere – ribadisce Bonucci ai microfoni di Sky e Mediaset -. Abbiamo sbagliato molto, a Firenze ma anche dopo il secondo gol con l’Atalanta e a Doha, soprattutto dal punto di vista della mentalità. Solo tirando fuori gli artigli possiamo tutti i nostri obiettivi. Ma sono convinto che adesso verrà fuori la vera Juventus”.
La Lazio non sbanca casa Juventus dal lontano 2002 e ha perso gli ultimi otto incroci tra Serie A e coppe. In campo non scenderà però la cabala ma la formazione che ha vinto quattro delle ultime cinque uscite in campionato: “La Lazio è maturata tanto in questi mesi di cura-Inzaghi – avverte Bonucci -. E’ una squadra che propone gioco, difficile da affrontare, con buone qualità nell’undici titolare. I biancocelesti hanno Immobile, Felipe Anderson e altri elementi che nelle ripartenze possono farci male. Inoltre hanno tanti giocatori predisposti al sacrificio: ecco, questo è un po’ il loro segreto”.
BONUCCI: “MODULO? CONTA DI PIÚ L’APPROCCIO” – Non è un segreto, invece, il probabilissimo ritorno al 4-3-2-1. Anche se per Bonucci lo scivolone del Franchi non è da addebitare al modulo (3-5-2) ma all’atteggiamento: “Abbiamo la fortuna di avere giocatori che si adattano ai vari sistemi di gioco, ma quello che conta è l’approccio: a Firenze avremmo potuto essere in sette, in difesa, ma avremmo preso gol lo stesso. Ci deve essere voglia di confrontarsi, sacrificarsi, sopperire all’errore e ascoltare i compagni, e di giocare in undici entrambe le fasi, offensiva e difensiva. Abbiamo analizzato tutto questo, e ciò deve darci la spinta decisiva”.
Assenti gli squalificati Alex Sandro e Sturaro, il tecnico Allegri, alla 300ª panchina in serie A (56,86% di vittorie, ma in bianconero la percentuale sale addirittura al 73,68%) piazzerà il jolly Asamoah a sinistra di una retroguardia completata da Lichtsteiner, Bonucci e Chiellini, con probabile turno di riposo per Barzagli. Pochi dubbi in mezzo, dove agiranno quasi sicuramente Khedira, Marchisio e Rincon, quest’ultimo all’esordio da titolare in campionato.
Tra le linee due trequartisti come Pjanic e Dybala, con Higuain finalizzatore unico. Bonucci allunga infine lo sguardo sui quarti di Coppa Italia contro il Milan, atteso mercoledì 25 gennaio in uno Stadium che ha fatto immediatamente segnare l’ennesimo sold out: “All’andata e in Supercoppa ci abbiamo messo anche del nostro, per regalare la vittoria al Milan. Siamo stati puniti nell’orgoglio, ma sono certo che la prossima settimana troveranno una Juventus diversa”. La Repubblica