Juventus, Oscar e Gundogan: due sogni per gennaio

Juventus Il club sta monitorando il brasiliano e il tedesco per rinforzare ulteriormente il centrocampo. Tenute sotto controllo le ansie di Cavani e Pastore, ma l’obbiettivo principale resta Lavezzi. Ma occhio alle voci inglesi, che danno Pellè in avvicinamento.

Stati uniti bianconeri. Sono quattordici i giocatori di Allegri impegnati oggi con le rispettive Nazionali. Un’ipotetica squadra: undici elementi più tre cambi. Alla lista manca soltanto Morata, atteso mercoledì pomeriggio a Vinovo: la sospensione di Belgio-Spagna per motivi di sicurezza lo restituisce alla Juventus con qualche ora in anticipo ma senza minuti nelle gambe. Lo spagnolo, che aveva seguito Spagna-Inghilterra dalla panchina, era pronto a giocare da attaccante esterno con le Furie Rosse. E’ lo stesso ruolo che suo malgrado Morata occupa spesso e malvolentieri alla Juve. Il ruolo che, salvo sorprese, dovrà interpretare in un tridente completato da Cuadrado e Mandzukic in quella sorta di spareggio per la Champions che è la sfida di sabato sera contro il Milan, da Morata già punito nel 3-1 dell’anno scorso allo Stadium.

Il palinsesto televisivo, la full immersion catodica alla quale prevedibilmente si sottoporrà Allegri è cominciata alle 17, con Mandzukic (Russia-Croazia) e Rugani (Italia-Lituania Under 21), prosegue alle 20.45 con gli azzurri Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Marchisio, Zaza (Italia-Romania), Pogba ed Evra (Inghilterra-Francia), Lichtsteiner (Austria-Svizzera) e Khedira (Germania-Olanda). Alle 21.30 sarà la volta di Dybala (Colombia-Argentina), pronto a dare il cambio a Higuain o a Lavezzi. Il fitto programma si chiude a mezzanotte con Caceres (Uruguay-Cile) contro l’ex bianconero Vidal. Più che una maratona televisiva – oggi si dice “binge-watching” – sarà un concentrato di ansie e speranze per Allegri, che nell’allenamento di domani pomeriggio a Vinovo ritroverà il contingente bianconero: tutti ad eccezione dei sudamericani Dybala e Caceres, il cui rientro in gruppo non avverrà prima di venerdì, alla vigilia della partitissima contro i rossoneri.

Intanto comincia a scaldarsi il fronte mercato. La Juve sogna Oscar e Gundogan, monitora i mal di pancia dei “parigini” Cavani e Pastore, ma più realisticamente corteggia Lavezzi, l’uomo per virare definitivamente dal 4-3-1-2 “allegriano” al più “lippiano” 4-3-3. Per il “Pocho” non c’è più la concorrenza dell’Inter ma c’è quella più insidiosa del Barcellona, che avrebbe 5 milioni per il giocatore e altri 5 per convincere il Psg a liberarlo sei mesi prima di perderlo a costo zero. L’argentino non potrebbe però essere impiegato in Champions League, a differenza di quel Graziano Pellè che i giornali inglesi continuano ad affiancare idealmente alla Juve. Se così fosse,

Allegri oggi avrebbe un altro giocatore da telespiare, il quindicesimo, nonché il settimo azzurro. Ma con l’affollamento di centravanti di ruolo o quasi che c’è nella rosa bianconera (Mandzukic, Morata, Zaza e Dybala), è più facile che in Inghilterra la Juve si muova per trattare la cessione di Zaza, corteggiato da alcuni club della Premier League e dall’Udinese, oppure per definire con il Chelsea il riscatto intorno ai 25 milioni di Cuadrado.