
“Sposata due volte, disonesta, impulsiva, infelice, gelosa, sola e non ho il diritto di dare consigli a qualcuno”. Così si definisce Clare, moglie, madre e scrittrice in crisi, interpretata da Kathryn Hahn in Le Piccole Cose Della Vita, la serie dramedy in otto episodi, adattamento firmato da Liz Tigelaar di un bestseller dell’autrice di Wild, Cheryl Strayed (in Italia è pubblicato da Piemme con il titolo Piccole cose meravigliose), che ha appena debuttato su Disney+. Una serie da protagonista per Hahn in attesa del ritorno nei panni della strega targata Marvel Agatha Harkness (dopo il trionfo personale in Wandavision) nella serie spinoff ‘Agatha: Coven Of Chaos’ (in arrivo tra fine 2023 e inizio 2024) con Joe Locke e Aubrey Plaza.
Il libro di Cheryl Strayed è la raccolta di alcune risposte dell’autrice in una rubrica di lettere con i lettori, tenuta per il magazine online Rumpus, nella quale condivideva aneddoti e ricordi, dai traumi vissuti, come aver perso la madre a 20 anni, alle difficoltà a trovare un equilibrio nella propria vita. La serie è coprodotta dalla Hello Sunshine, la società di Reese Witherspoon (protagonista nell’adattamento cinematografico di Wild) che è anche produttrice esecutiva, insieme, fra gli altri, a Laura Dern (con lei cointerprete di Wild) e Cheryl Strayed. Liz Tagelaar ha costruito intorno alle lettere il personaggio di Clare, scrittrice di talento che ha smesso di scrivere e fatica a tenere insieme i pezzi della sua vita famigliare. Il marito Danny (Quentin Plair) non le perdona di aver prestato 15 mila dollari al fratello scombinato Lucas, togliendoli al fondo per l’università della loro figlia 16 enne, Frankie Rae (Tanzyn Crawford), entrata in rotta di collisione con la madre e i suoi alti e bassi emotivi. Proprio quando anche sul lavoro nasce una crisi, un vecchio amico offre a Clare di sostituirlo in ‘Dear Sugar’, una rubrica di consigli per i lettori online. Pur non sentendosi all’altezza del compito, la scrittrice inizia, nel dialogo con chi le scrive, a riesplorare i punti di svolta, nel bene e nel male, della propria vita. Il principale, il rapporto con la madre (una straordinaria Merritt Wever) tanto affettuosa quanto empatica, la cui morte prematura proietta Clare (interpretata nella versione ventenne da Sarah Pidgeon) in una spirale di errori, rimorsi, rinunce e scelte sbagliate.
In un continuo e a tratti tragicomico rimando tra passato e presente, prende forma il tentativo di ricostruirsi di Clare (“Non puoi permettere che le cose peggiori che ti succedono ti impediscano di ottenere ciò che vuoi – le aveva consigliato la madre – e se lo permetti, non puoi dare ad altri la colpa se non a te stessa”) nel rapporto con il marito, anche attraverso una terapia di coppia dai risvolti inaspettati, e con la figlia, che si mette troppo in gioco nel rapporto con la coetanea di cui è innamorata, Montana. “Mi è stato inviato il pilot, scritto da Liz Tigelaar, e parlava di questa donna che sta attraversando un trauma come è capitato a tutti noi” – ha detto a EW Kathryn Hahn, che potrebbe ottenere candidature ai maggiori premi della stagione, con altre interpreti della serie come Sarah Pidgeon e Merritt Wever -. Mi sto rendendo conto, specialmente a questa età, che non sai mai cosa succeda dietro l’apparenza di un essere umano. Se scavi un po’ più a fondo comprendi che tutti stanno affrontando qualcosa. E’ un aspetto che mi ha fatto fortemente connettere con questo personaggio”.
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