Kiev, nessun cambiamento dei piani militari dopo la fuga di carte segrete Usa

Il consiglio nazionale per la sicurezza ucraino ha smentito che ci siano cambiamenti nei piani militari dell’Ucraina in seguito alla fuga di carte segrete negli Usa, circostanza riferita dalla Cnn: “Il numero di persone che sanno dei nostri piani è estremamente limitato. E non credo che l’informatore in contatto con l’emittente Usa abbia qualcosa a che fare con i nostri piani”, ha detto il segretario del consiglio Oleksiy Danilov. “I dati di certe operazioni, il numero di unità, chi è coinvolto e in quale direzione sono informazioni top secret”, ha aggiunto Danilov.

Funzionari Usa hanno intanto avuto contatti “ad un livello molto alto” con gli alleati dopo la fuga di carte top secret sull’Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con la stampa, assicurando che l’amministrazione “aggiornerà il più possibile tutti i partner rilevanti”. Il funzionario ha anche sottolineato di non sapere al momento se sono stati trafugati altri documenti classificati.

Secondo il Washington Post, il presidente egiziano Abdel Fatah Al Sisi, uno dei più stretti alleati dell’America in Medio Oriente e uno dei principali beneficiari degli aiuti Usa, avrebbe recentemente ordinato di produrre fino a 40mila razzi da inviare segretamente alla Russia, secondo un documento top secret pubblicato tra febbraio e marzo su Discord, piattaforma statunitense di VoIP, messaggistica istantanea. Una parte di un documento classificato, datato 17 febbraio, riassume presunte conversazioni tra Al Sisi e alti funzionari militari egiziani e fa riferimento anche a piani per fornire alla Russia proiettili di artiglieria e polvere da sparo. Nel documento, il presidente ordina agli ufficiali di mantenere segreta la produzione e la spedizione dei razzi “per evitare problemi con l’Occidente”.

In risposta alle domande sul documento, l’ambasciatore Ahmed Abu Zeid, portavoce del Ministero degli Esteri egiziano, ha dichiarato che “la posizione dell’Egitto fin dall’inizio si è basata sul non coinvolgimento nella crisi in Ucraina e sull’impegno a mantenere una distanza equa da entrambe le parti, affermando al contempo il sostegno dell’Egitto alla Carta delle Nazioni Unite e al diritto internazionale nelle risoluzioni dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite”.

Un funzionario del governo degli Stati Uniti, che ha parlato a condizione di anonimato per non fornire informazioni riservate, ha dichiarato: “Non siamo a conoscenza dell’esecuzione di quel piano”, riferendosi all’iniziativa di esportazione dei razzi. “Non abbiamo prove che ciò sia avvenuto”, ha aggiunto. 

L’ufficio presidenziale della Corea del Sud sostiene intanto in una nota che per i ministri della Difesa di Seul e Washington una “considerevole quantità” di informazioni contenute nei documenti del Pentagono trapelati è stata falsificata, dopo che la fuga di notizie ha rivelato una conversazione tra funzionari coreani su armi da fornire all’Ucraina vendendole alla Polonia. Lo riporta la Cnn. La dichiarazione presidenziale coreana non ha specificato se Seul ritiene che solo le parti riguardanti la Corea del Sud siano state falsificate, o i documenti in generale.


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