Kostner. L’incubo è finito. La fata: “Non vedo l’ora di tornare”

epa03164181 Carolina Kostner from Italy performs during the Ladies' Short Program at the ISU World Figure Skating Championships in Nice, France, 29 March 2012.  EPA/STEPHANE REIX

MEGLIO tardi che mai. Scampata in qualche modo alla trappola dell’ipocrisia (perché ce ne voleva tanta, per immaginare di punire una donna innamorata più del partner reo di doping!), Carolina Kostner è finalmente libera di tornare sul ghiaccio. A pattinare. In una gara vera.
Ieri è stato dato l’annuncio ufficiale da parte della Isu, la federazione internazionale degli sport sul ghiaccio. Il 31 dicembre scade la squalifica inflitta alla fuoriclasse azzurra. La campionessa del mondo ha pagato con una lunga sospensione l’aver mentito agli ispettori che stavano cercando di rintracciare Alex Schwazer, all’epoca suo compagno nella vita.

MA È UNA storia consegnata agli archivi e c’è pure la speranza che il marciatore, affidatosi ad un coach pulito come il maestro Donati, possa a sua volta recuperare la dignità dell’atleta qualificandosi per la prossima Olimpiade di Rio. Tutti, nella vita, abbiamo diritto ad una seconda possibilità.
Intanto, tocca a Carolina. Il 15 gennaio parteciperà alla ‘Medal Winners Open’ in quel di Osaka, in Giappone. Una competizione di grande prestigio, riservata alle migliori interpreti del pattinaggio artistico. Sarà l’avvio di una seconda carriera.

LE PAROLE. La Kostner aveva accarezzato l’idea del ritiro già prima di precipitare nel buco nero delle indagini anti doping. Paradossalmente, l’ingiustizia subita le ha restituito la voglia di tornare a sfidare avversarie spesso molto più giovani (Carolina ha ormai tagliato il traguardo dei ventotto anni) nonché motivate dal desiderio di battere una maestra come lei.
«Non vedo l’ora di ricominciare – ha scritto sul web la portabandiera di Torino 2006 –. Per me è un piacere rientrare alle gare dopo un lungo periodo senza competizioni. Sono particolarmente felice di farlo proprio in Giappone, un paese che ho sempre amato moltissimo».
C’è qualcosa di romantico, in un ‘Come back’ che forse è anche una risposta alle insinuazioni, alle cattiverie, alle calunnie. Infatti proprio sul ghiaccio del Sol Levante, per la precisione a Saitama nel marzo del 2014, la Kostner disputò la sua ultima gara. Era il mondiale e lei, reduce dalla medaglia olimpica di Sochi, salì ancora sul podio, classificandosi terza.
A livello tecnico, ci sarà tempo e modo di capire quanto la forzata inattività abbia influito sulle qualità ‘agonistiche’ della azzurra. Però qui siamo in presenza di una ‘ripartenza’, che poi è una gran bella notizia e in fondo va benissimo così.

Resto del Carlino