L’ idolo intoccabile della PROPRIETÀ PRIVATA … di Domenico Gasperoni

Che strano! Dopo decenni sento riparlare di proprietà privata. Parola abbandonata dal dizionario letterario e politico. Apparentemente è in letargo e innocuo anche quel mostro che la rappresenta. Un mostro divoratore dei poveri e degli ultimi, offerti dalla società. Da una parte della società. Come il Minotauro del mito, che veniva alimentato dai fanciulli e fanciulle di Atene.
Un Papa coraggioso, Francesco, si è permesso di disturbare il mostro. Di mettere in guardia dalla sua mortale pericolosità. Nell’Enciclica “Frates Omnes”, pubblicata recentemente ad Assisi scrive: “ La proprietà privata non è una priorità e non è intoccabile”. La tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto o intoccabile il diritto alla proprietà privata. Ripropone la dichiarazione della Populorum Progresssio, una della più grandi encicliche sociali, portatrice del nuovo spirito del Concilio: “la proprietà privata non costituisce per alcuno un diritto incondizionato e assoluto”. Un documento innovativo e coraggioso di Paolo VI del 1967, ben presto abbandonato, anche dalla Chiesa stessa.
Con queste dichiarazioni, Papa Francesco si è beccato del “comunista”. Contestato da quella zavorra capitalista, formata dalla mala finanza, dai giornali e partiti di destra, dai populisti-sovranisti. E da alcuni uomini di Chiesa e ultracattolici complici, che accusano anche di eresia questo Papa.
Quando dico: proprietà privata, non mi riferisco al piccolo campo acquistato con sacrifici o alla modesta casa costruita con fatica dai nostri padri. Davvero intoccabili.
Ripropongo con vergogna, che ad es., SOLO IN 26 POSSEGGONO nel mondo le ricchezze di 3,8 miliardi di persone. Così la ricchezza del 5% di italiani facoltosi è pari quasi alla ricchezza detenuta dal 90% più povero. Forse è utopia. Ma è inimmaginabile che non si ribellino i credenti, i democratici e gli uomini di buona volontà.
Papa Francesco è accusato di parlare sempre dei poveri. Un cristianesimo che non combatte questi vergognosi livelli di ingiustizia mondiale, diventa irrilevante. E’ una religione inutile. Francesco l’ha capito. Chi invece non ha capito il fenomeno sono i partiti della sinistra. Che oggi sembrano vergognarsi anche di NOMINARE la parola proprietà privata. Loro storico nemico.
Domenico Gasperoni