
Le scuole italiane riapriranno i cancelli il 14 settembre e non subiranno nuove serrate, parola di Lucia Azzolina. Ecco l’ultima promessa della ministra dell’Istruzione del Movimento 5 Stelle, che poi si dice assolutamente pronta a sfidare in televisione Matteo Salvini sul tema della scuola tricolore.
“Salvini ha detto che non si sa quando ricomincia la scuola, si rende conto? Quante volte lo dobbiamo dire che il 14 settembre la scuola ricomincia per tutti e che dal primo settembre partono i recuperi”, sostiene la titolare dell’Istruzione nell’intervista rilasciata all’Huffington Post, nella quale attacca a più riprese il capo politico del Carroccio: “Capisco che Salvini appartiene a quel centrodestra che diceva, ‘con la cultura non si mangia’, quindi probabilmente non ama né i musei, né i teatri, né i cinema. Per me rappresentano luoghi di cultura. Quindi, portare gli studenti anche lì, al di là dell’aula scolastica, è un modo per avvicinare tantissimi ragazzi, anche con poche possibilità economiche, nei luoghi dove si fa cultura”.
Oltre alla polemica con il segretario della Lega, Azzolina assicura che gli istituti riapriranno e non chiuderanno più: insomma, niente più serrata. “Non ci sarà più un lockdown generalizzato come quello che c’è stato, siamo molto più pronti. Nelle linee guida riportiamo quel che il ministero della Salute ha detto si deve fare se si dovessero verificare contagi nelle scuole”, la sua sottolineatura.
Dunque, l’invito alle famiglie di vigilare sulla salute die propri figli: di fatto, una sorta di scarica barile sulle responsabilità. A tal proposito, infatti, la ministra grillina dichiara: “Ci vuole senso di responsabilità da parte di tutti, a partire dalla misurazione della temperatura a casa. Se un bambino ha 37,5 non lo mettiamo sugli autobus, non lo facciamo uscire da casa, non mettiamo in pericolo gli altri. Prevenzione e precauzione…”.
Nel prosieguo della chiacchierata Azzolina si difende dagli attacchi, sostenendo che sulla scuola ci sarebbe “troppa” disinformazione, dal momento che – dice – “è stata utilizzata per lucrare consenso”. Non è finita qui. Lucia Azzolina, infatti, se la prende con i suoi detrattori, dicendo di essere nel mirino per il fatto di essere una donna, giovane e del Movimento 5 Stelle. “Sono donna, sono un ministro Cinque stelle, sono giovane, c’è l’idea che noi M5s siamo incompetenti, anche se io ho due lauree, l’abilitazione all’insegnamento, specializzazioni. Adesso, anche basta”, la sua piccata conclusione all’HuffPost.
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte