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(ANSA) – SPOLETO (PERUGIA), 09 MAG – Erano specializzati in
truffe romantiche, ovvero instauravano legami sentimentali
virtuali per estorcere alla vittima denaro.
Personale della polizia di Stato, coordinato dalla procura della
Repubblica di Spoleto, ha dato esecuzione a 18 decreti di
perquisizione nei confronti di altrettante persone indagate per
i reati di truffa, ricettazione e riciclaggio, nell’ambito di
un’indagine legata, fra l’altro, alle cosiddette “truffe
romantiche”. Il giro di affari sarebbe stato di oltre un milione
di euro in due anni.
Gli accertamenti, avviati a seguito della presentazione di
numerose querele da parte delle vittime di truffe romantiche e
di altri reati hanno consentito di delineare una rete criminale
– riferisce la questura di Perugia – articolata su due livelli:
il primo livello si occupava di creare falsi profili al fine di
adescare ignare vittime; il secondo livello aveva l’incarico di
mettere a disposizione i propri conti o di reclutare persone
disposte a fornire, talvolta inconsapevolmente, il proprio conto
corrente per far confluire le transazioni illecite in cambio di
una percentuale già stabilita dal gruppo criminale.
Gli indagati – spiega la polizia – sono stati in grado di
raggiungere vittime in svariati paesi europei ed extraeuropei.
In particolare, una volta ottenuto il contatto con la potenziale
vittima su un social network, la stessa veniva coinvolta in un
legame affettivo virtuale tale da convincerla a versare
spontaneamente somme di denaro. (ANSA).
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