L’altro giorno parlando con alcuni colleghi all’Onu, ho voluto portare l’esempio positivo sammarinese. Mi riferisco alla legge per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati. Bambini che sopravvivono senza genitori e in condizioni disperate e disumane. Il progetto di legge è stato redatto con il contributo di numerose associazioni e della società civile. La possibilità di accogliere in affidamento è aperta a famiglie e anche a singole persone, in possesso di precisi requisiti, anagrafici, morali ed economici. Il tutto con il vaglio del tribunale e del servizio minori. Il parlamento sammarinese ha lavorato all’unisono, approvando una misura che caratterizza indiscutibilmente questo popolo. Un Paese che da sempre ha fatto dell’accoglienza il proprio vessillo. Per chi, come me, è italiano, il pensiero va immediatamente alla seconda guerra mondiale, agli sfollati, all’aiuto e sollievo che tanti concittadini hanno trovato sotto l’ombra rassicurante del Monte. Quella azzurra visione, simbolo millenario di libertà, è se possibile ancora più nitida. Complimenti davvero per una volta alla politica, la quale ha dimostrato come sui grandi temi si deve e si può ritrovare l’unanimità e la comunità di intenti. Io credo che la storia ricorderà questo gesto: per quanto mi riguarda sono orgoglioso che la bandiera sammarinese sventoli decisamente più in alto. Immagino che la diplomazia del Titano non abbia bisogno del mio “endorsement”, ma posso assicurare che tale iniziativa è stata accolta con parecchio compiacimento dai miei interlocutori. Consiglio Grande e Generale che in questa sessione ha brillato per quanto riguarda la tutela dei diritti umani e in particolare dei minori. Ha trovato infatti spazio nel dibattito parlamentare ed è stato presentato in prima lettura un progetto di legge contro il cyberbullismo. Con internet, telefonino e altre tecnologie il cyberbullismo può colpire in ogni momento della giornata, ovunque e a lungo: anche casa propria può non essere un rifugio sicuro. Gli atti di cyberbullismo possono avvenire di fronte a una platea potenzialmente infinita. Se viene pubblicato qualcosa su internet, chiunque e in qualunque parte del mondo potrebbe vederlo; se si diffondono attraverso chat foto o altri messaggi, chiunque può farlo a propria volta senza controllo. I cyberbulli, pensando di rimanere anonimi, sono ancora più crudeli e aggressivi. Spesso gli adulti di riferimento, che solitamente non hanno accesso alla comunicazione in rete dei ragazzi, rimangono a lungo all’oscuro di questi episodi facendo mancare il loro supporto o intervento. Il fenomeno è in crescita, anche alla luce della pandemia che ha amplificato l’accesso alle nuove tecnologie. In Italia abbiamo assistito anche di recente a drammi che hanno trovato il proprio epilogo con la morte della vittima di turno. Era necessario che San Marino si dotasse di una legge in materia che finalmente è arrivata. Mi auguro che al più presto venga data la massima pubblicità a un articolato che fornisce a vittime, genitori e operatori, gli strumenti per intervenire. Plauso e merito a chi sta contribuendo ad elevare il grado di civiltà e assistenza all’interno della Repubblica.
David Oddone