È MORTO durante una battuta di caccia insieme a un amico Guido Fabbri, 65enne pensionato originario di Bagno di Romagna, nel Cesenate, ma residente, insieme a moglie e figli, a Forlì. Fabbri, a causa del terreno fangoso, è scivolato in un canalone di 80-90 metri che affianca una strada forestale a San Giovanni in Squarzarolo, a Cusercoli, frazione di Civitella, nell’ Appennino Forlivese.
Il 65enne, insieme a un amico di Cusercoli, era partito in mattinata per una battuta di caccia (sembra alla beccaccia) sulle colline romagnole. A dare l’allarme ai carabinieri, appena Fabbri è finito in fondo al canalone, è stato l’amico cacciatore. L’assenza di vegetazione e alberi lungo il versante è stata fondamentale, perché il corpo dell’uomo è arrivato sul fondo del canalone senza venire in alcun modo frenato dagli arbusti. La caduta è avvenuta alle 9.45 circa di ieri mattina. I carabinieri, vista la situazione, hanno telefonato al personale del Soccorso alpino (intervenuto sul posto con 17-18 unità). Fabbri, stando al racconto di chi era sul posto, era ancora vivo al momento dell’arrivo dei soccorsi (sul posto oltre all’elisoccorso anche un’ambulanza e la Protezione civile). Le ferite riportate erano però troppo gravi: il decesso è avvenuto di lì a pochi minuti. PARTICOLARMENTE difficoltosa è stata la fase di recupero della salma; il personale del Soccorso alpino ha terminato il suo intervento alle 15.30 circa. Un primo tentativo con l’elicottero dotato di verricello è stato sospeso a causa dell’ eccessiva pericolosità. Solo dopo che una pattuglia dei soccorritori è riuscita a spostare il corpo in una zona più a monte e meno problematica il personale dell’elicottero è riuscito a recuperarlo. Il forte vento non ha aiutato le operazioni di recupero del corpo del cacciatore. Il magistrato ha deciso di non disporre né l’esame necroscopico né l’autopsia. La salma di Fabbri è stata messa a disposizione della famiglia per i funerali.