(DAL SITO www.cc.sm) Presidente Vitali, quali sono gli aspetti positivi di avere la Repubblica di San Marino come Stato confinante?
Senza dubbio è un alto valore aggiunto essere vicini alla Repubblica più antica del mondo. Ma i vantaggi credo siano reciproci considerato il bagaglio storico e culturale dell’intera Provincia di Rimini. Il rapporto con San Marino è sempre stato di amicizia e di collaborazione ma oggi più che mai abbiamo bisogno di una visione ancora più lungimirante che porti a considerarci come un’unica realtà, un unico territorio, con lo stesso approccio su tematiche strategiche a garanzia del mantenimento del livello dello sviluppo economico raggiunto, e che ci permetta di crescere grazie a una diversificazione dell’offerta. Sono tante le iniziative congiunte che hanno portato negli anni a un risultato vincente per entrambi i Paesi.
Può citarne qualcuna?
Prima fra tutte l’aeroporto Rimini – San Marino, che costituisce forse l’esempio più eclatante e meno sfruttato. In questo senso, far crescere i rapporti con l’Italia significherebbe rendere l’aeroporto un approdo internazionale e, contestualmente, creare un motore economico non indifferente per San Marino. Lo stesso vale per la Moto GP: un evento di risonanza mondiale che si svolge sul suolo italiano ma richiama l’attenzione sul territorio sammarinese, con un ritorno economico non definibile nell’immediato ma significativo in termini di promozione dell’immagine a medio-lungo termine.
Su quali aspetti bisognerebbe focalizzarsi quindi per ottimizzare la collaborazione tra i due territori?
Promuovere un’immagine congiunta va sicuramente nella giusta direzione. Non vedo il futuro di Rimini e entroterra senza San Marino, e viceversa. Quello che possiamo fare è aiutare l’imprenditorialità diversificando l’offerta, ad esempio puntando su settori strategici quali il turismo fieristico e congressuale. Investire nella cultura significa appunto aumentare la qualità dell’offerta e diversificare i target. Basti pensare al successo che sta riscuotendo la mostra degli Impressionisti, organizzata nelle due sedi espositive di Rimini e San Marino. E’ un bell’esempio dei risultati che si possono ottenere collaborando in un settore – quello del turismo – strategicamente importante sia per l’entroterra riminese che per San Marino. Lavoriamo insieme per costruire un’alternativa che sfrutti le infinite potenzialità del nostro territorio: la cultura, la storia, l’enogastronomia, gli agriturismi. Solo così potremo fare un vero e proprio salto di qualità.
Quali ritiene siano gli enti più adatti a mettere tradurre in realtà questi intenti?
Tutti quelli che si riconoscono come parte attiva del territorio devono lavorare insieme per un obiettivo condiviso: classe dirigente, associazioni, Camere di Commercio. Le categorie economiche sono fondamentali per fare cultura. A tutto questo deve corrispondere ovviamente un adeguamento delle infrastrutture come, ad esempio, la superstrada Rimini – San Marino. Intervenire sugli strumenti urbanistici diventa infatti prioritario, quando cambiano le necessità.