La carica dei mille: lo sciopero zonale ha invaso Rovereta

Chiaro il messaggio dei lavoratori: “Dalla crisi si esce con la trasparenza e l’equità”.

SAN MARINO 12 MAGGIO 2011 – Oltre mille lavoratori hanno invaso l’area industriale di Rovereta per chiedere trasparenza, equità e sviluppo. Grande partecipazione allo sciopero zonale promosso dalle Federazioni industria e Costruzioni-Servizi della CSU.

Dalle dieci a mezzogiorno un lungo corteo ha sfilato davanti alle fabbriche della  zona  industriale. Decine di cartelli e striscioni: “Tassate noi, evadete voi”. “Equità subito”. “San Marino vietata ai truffatori”. “Basta leggi razziali”. Fisco: pagano solo i lavoratori”.  Alla manifestazione hanno aderito anche i precari della Pubblica amministrazione con maschere bianche e lo striscione “lavoratori senza futuro”.

“Il futuro di San Marino si gioca sul terreno della trasparenza e della difesa del lavoro. Questo il messaggio chiaro e forte che  centinaia di lavoratori hanno lanciato oggi al Governo, alle forze politiche e alle associazioni economiche”, commenta la CSU l’adesione massiccia alle due ore di stop di questa mattina.

San Marino del resto sta attraversando una delle crisi più profonde della sua storia recente. La paralisi politico-diplomatica con l’Italia sta provocando uno strangolamento dell’economia reale. Il cortocircuito economico innescato dalla black-list sta  provocando continue perdite di posti di lavoro, chiusure aziendali e un generale  impoverimento dei lavoratori e delle loro famiglie. Sul fronte delle finanze statali, c’è la previsione che il debito pubblico toccherà i 300 milioni entro la fine dell’anno. E le misure fiscali  annunciate dall’Esecutivo tentano di scaricare il debito pubblico sulle spalle dei lavoratori”.

Trasparenza! Trasparenza! E’ stato il coro più scandito durante la manifestazione.   “Non è più tempo di tentennamenti o, peggio, di ambiguità –  continua la CSU –Lo scambio automatico d’informazioni va attivato immediatamente.  Il mondo del lavoro è preoccupato delle continue notizie di infiltrazioni malavitose nel nostro tessuto economico. Lo slogan ‘Via la mafia da San Marino’ deve tradursi in azioni e impegni concreti. A partire da una completa trasparenza nel settore finanziario e nel sistema delle fiduciarie, fino al definitivo superamento del segreto bancario”.

Anche l’equità fiscale tra i motivi al centro della protesta. Respinta con  forza l’ipotesi di riforma tributaria del Governo, che prevede tagli di 300 euro sulle buste paga: Occorre- conclude il sindacato – un nuovo sistema fiscale basato sull’equità, facendo pagare chi da anni ha sottratto  ingenti redditi e patrimoni alle casse pubbliche”.