Riceviamo in esclusiva e pubblichiamo volentieri un pezzo pregiato del nostro amico e lettore Domenico Gasperoni.
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Oggi ricorre il primo anniversario della elezione di Papa Francesco. Da tutte le parti si festeggia questo straordinario Papa. Si va dalla simpatia per i suoi “ buona sera” e “buon pranzo”, alla meraviglia per la sua scolorita borsa da viaggio, fino alla condivisione per le sue aperture dottrinali e pastorali. Personalmente anch’io ho gioito per la sua elezione, considerandola- assieme alla coraggiosa rinuncia di Papa Benedetto- la fine della età costantiniana, del cristianesimo religione di Stato e di una Chiesa ritagliata sul potere imperiale.
Oggi mi assale anche un velo di tristezza. Di preoccupazione. Visivamente rappresentate dalla scena inquietante che tutti abbiamo visto qualche tempo fa: Papa Francesco lancia una colomba e all’improvviso sfreccia un rapace che ghermisce la povera bestiolina.
E’ la Metafora del pontificato di Francesco. C’è un lancio di un messaggio evangelicamente puro. Viene indicata una Chiesa bianca,pulita. Sono proposte fragilissime,soggette all’assalto di animali rapaci. Riusciranno ad uccidere l’Utopia?
Non ho capito bene quale animale ha ucciso quella colomba. I giornali hanno parlato di un corvo, di un gabbiano e di una cornacchia. Come non è facile identificare tutti quelli che stanno volteggiando pericolosamente sul Cupolone. Provo a scoprirne qualcuno.
Ci sono i corvi dei poteri dogmatici, che si sono alimentati per secoli nella fortezza della verità vaticana. Ci sono i corvi dei poteri finanziari, che oggi sembrano messi alla porta. Ci sono le cornacchie abituate a stare sulla Torre di un Chiesa antica e immutabile. Oggi sembrano sloggiate, perché la verità si misura nella relazione con le periferie umane. Questi sono due animali neri. Brutti e inquietanti. Poi ci sono quelli bianchi,come i gabbiani, più pericolosi perché camuffati dai guanti bianchi. In questi giorni è uscito un libro scritto a più mani, fra cui quelle del giornalista Ferrara. Si intitola “Questo Papa piace troppo”!
C’è una pericolosa alleanza fra gli “atei devoti”( es. Ferrara) e i cattolici più tradizionalisti. Questi signori sono preoccupati del franamento delle verità sempre sostenute dalla Chiesa. Si sentono nudi, spogliati da un manto protettivo che libera dalla difficoltà di affrontare il cambiamento. Che destabilizza lo status quo.
Fra gli scontenti e i critici si sta formando una seconda patetica alleanza, quella fra politici di destra, leghisti, movimenti razzisti, combattenti religiosi tipo Militia Christi, nuovi Templari che vorrebbero difendere la Chiesa con le armi. Questi gruppi non sono rappresentati dai gabbiani, ma dai due animali neri.
C’è una terza alleanza… che nasce oltre oceano. E’ formata dai poteri economici, finanziari, dalle multinazionali. Spaventati da un “ Papa marxista”. Che dice parole chiare non contro il generico “denaro”, ma contro il capitalismo che lo adora. Alcuni hanno urlato alla Chiesa: guarda che senza i nostri soldi non potrai gestire la tua missione!
Ci sono anche i dietrologisti, che ritengono Francesco un attore, che recita una parte in commedia. Buggerando tutti. Ma sulle persone in netta mala fede, non spreco nemmeno una riga.
Ma, forse, i più pericolosi non sono quelli rappresentati dai rapaci. Siamo tutti noi- che ci identifichiamo nella colomba. Tifosi ma solo spettatori di come andrà a finire la partita, senza entrare nel campo da gioco. Ad maiora! Papa Francesco.
Gasperoni Domenico