La Corte costituzionale annulla le presidenziali in Romania, ingerenze russe

Tre giorni fa, il presidente della Romania, Klaus Iohannis, aveva declassificato cinque documenti di istituzioni e agenzie d’intelligence romene, in cui si evidenziava che il risultato del candidato nazionalista Calin Georgescu “non era un esito naturale”, ma frutto di una campagna orchestrata da un “attore statale”. Georgescu avrebbe beneficiato di una campagna su TikTok simile ad operazioni condotte dalla Russia in Ucraina e Moldavia. Circa 25.000 account TikTok, presumibilmente usati per aumentare la popolarità di Georgescu “sono diventati molto attivi due settimane prima della data delle elezioni”, secondo i documenti. Circa 800 di questi account hanno avuto un’attività estremamente bassa fino all’11 novembre. Da quella data in poi, “l’intera rete è stata attivata a pieno regime”.