La Corte dei Conti boccia la gestione dell’accoglienza

Nel 2016 l’Italia ha speso ben 1,7 miliardi per ospitare i migranti. Dall’Ue sono arrivati solo 38,7 milioni. E i ricollocamenti sono fermi. Ecco tutti i numeri

È impietosa la relazione della Corte dei Conti sulla gestione dell’immigrazione.

Nel solo 2016 sono sbarcati in Italia oltre 181mila migranti e, per la loro accoglienza lo Stato italiano ha destinato ben 1,7 miliardi.

L’egoismo dell’Europa

L’Unione europea, invece, ha contribuito con appena 8,1 milioni e dal Fondo asilo, migrazione ed integrazione (Fami) per 38,7 milioni. Se si considerano gli anni 2007-2013 le risorse stanziate dall’Ue per l’attuazione del programma Solid (Fei, Fer, Fr) erano state pari a 395,3 milioni. Il dato che colpisce di più è quello riguardante l’Ebf (Fondo europeo per le frontiere esterne) che aveva lo scopo di controllare i confini e che aveva avuto un finanziamento di soli 1,9 miliardi. A livello europeo, le risorse a disposizione del Fami (Fondo asilo, migrazione e integrazione) sono state pari a 3,1 miliardi, mentre all’Italia sono andati 695.507.554 euro, di cui il 50% di cofinanziamento comunitario e il resto sono fondi nazionali resi disponibili dal Ministero dell’Economia. Per i progetti del Fer (Fondo europeo rifugiati), il Ministero ha revocato il finanziamento a causa delle irregolari procedure di affidamento dei servizi di accoglienza portate avanti dagli enti locali, fissando come importo da riottenere 630.000 euro, di cui 504.000 di contributo comunitario già impegnati dagli enti e restituiti nel novembre 2016. Altri 2.018,51 euro (1.585,27 di quota comunitaria e di 126,33 euro di sola quota nazionale) sono stati restituiti perché usati per spese non ammissibili. Oltre a questo c’è da prendere in esame la stima delle mancate ricollocazioni di migranti che, al 15 ottobre 2017, ammonta a 762,5 milioni. Infatti, fino al 15 ottobre 2017 sono stati ricollocati appena 9.754 migranti su 39.600 totale e, perciò, escludendo i 54mila immigrati spettanti a Italia e Grecia, ne mancano da ricollocare ben 29.846.

I numeri dell’invasione

Ma vediamo come sono stati distribuiti nel nostro Paese e quanti effettivamente hanno ottenuto lo status di rifugiati. La maggior parte (176.554) è stata ospitata in Lombardia (13%), poi Lazio, Piemonte, in Veneto, in Campania e Sicilia (8%). Il 77,7% dei migranti è finito nei Cas, il 13,5% è stato inserito nella rete Sprar, l’8,3% è stato accolto nei Cara o nei centri d’accoglienza, mentre solo lo 0,46% è ancora negli hotspot. Provengono quasi tutti dall’Africa, soprattutto Nigeria (21%). I minori non accompagnati (Msna) sono stati 25.846 e, più del doppio di quelli arrivati nel 2015 (12.360) e nel 2014 (13.026).

Nel 2014 il numero di nuove domande di asilo (63.456) è stato l’11% a livello europeo, mentre nel 2015 vi è stato un aumento del 32% (83.970) e nel 2016 l’aumento è lievitato al 47% (123.600). Il Giornale.it