La Corte suprema del Perù respinge la richiesta di scarcerazione per Castillo

La corte suprema peruviana ha respinto la richiesta di scarcerazione che era stata presentata dai legali dell’ex presidente Pedro Castillo, che si trova in stato di detenzione preventiva con l’accusa di ‘ribellione’ dopo il tentativo fallito di sciogliere il Parlamento.

La sentenza di rigetto del ricorso presentato da Castillo contro la carcerazione preventiva per ribellione e associazione per delinquere è stata letta dal giudice César San Martín, presidente della sezione penale permanente della Corte suprema.

Il magistrato ha ritenuto che il reato di ribellione non avvenga unicamente attraverso l’insurrezione in armi, come sostenuto dalla difesa di Castillo, ma anche in un tentativo di togliere autorità alle istituzioni democratiche, e al fine di concentrare tutto il potere in una sola persona. Pertanto l’ex capo dello stato dovrà scontare i sette giorni di carcerazione preliminare imposti dal giudice Juan Carlos Checkley Soria e richiesti dal pubblico ministero. Il periodo scade oggi alle 12,42 locali (le 19,42 italiane).

E’ possibile che per impedire che Castillo torni libero, la giustizia provveda a stabilire un altro periodo di arresto preventivo, in attesa dello sviluppo dell’istruttoria. 

Poco prima di partecipare all’udienza a Lima e apprendere dalla Corte suprema il rigetto della sua istanza di scarcerazione immediata, l’ex presidente Pedro Castillo ha diffuso dalla sua cella un nuovo messaggio manoscritto in cui chiede alle forze di polizia e all’esercito di deporre le armi. La lettera, diffusa via Twitter, sostiene che “di fronte ai gravi episodi di massacri del mio popolo, esorto la polizia nazionale e le forze armate a deporre le armi al fine di porre fine allo spargimento di sangue del mio popolo”. Rivolgendosi quindi alla presidente Dina Boluarte che era la sua vice nel governo, la chiama “signora Dina”, aggiungendo: “Guardi il posto che occupa. Ritengo responsabile lei e tutti i collaboratori che l’accompagnano, per il feroce attacco ai miei concittadini” “Rivolgo un appello al popolo – dice poi – affinché resti vigile e ottimista. Firmato, Pedro Castillo, presidente costituzionale del Perù”.
   


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