Nell’incontro di oggi con il Congresso di Stato, richiesto congiuntamente dalla CSU e dall’ANIS, la CSdL da parte sua ha ribadito le forti preoccupazioni che attraversano il mondo del lavoro e dell’economia sammarinese per effetto della permanenza di San Marino nella lista nera italiana. Una permanenza che rischia di portare il paese alla catastrofe; i segnali in tal senso da tempo si manifestano, sia con la perdita di centinaia di posti di lavoro, che con la decisione di importanti aziende storiche di lasciare il territorio sammarinese per trasferirsi sul suolo italiano.
La CSdL ha rinnovato la richiesta di adottare fin da subito lo scambio automatico di informazioni, che è l’unica strada percorribile per liberare San Marino dal malaffare e ridare forza all’economia sana e al lavoro. Per la CSdL, è necessario che San Marino inoltri immediatamente la richiesta di ingresso nell’Unione Europea, per dare al paese nuove opportunità di crescita economica e sociale, e per collocarsi in un contesto di norme sovranazionali che consentano di allentare la tenaglia che l’Italia sta stringendo intorno al nostro paese.
Le parti hanno convenuto sulla necessità di rincontrarsi al più presto per proseguire il confronto, con l’auspicio che si possa iniziare al più presto a confrontarsi su un progetto per avviare un nuovo modello di sviluppo che rilanci l’occupazione e l’economia. Com’è noto, la CSdL ha elaborato negli ultimi tre anni un progetto di sviluppo molto articolato e qualificato, che delinea un nuovo modello di sviluppo basato sulla legalità e trasparenza, sul lavoro e sull’economia reale, che la Confederazione mette a disposizione di tutte le forze che hanno realmente a cuore il bene di San Marino.
Ufficio Stampa CSdL