LA CSU A FAVORE DELL’OMERTA’ SUGLI STIPENDI DI BANCA CENTRALE

I costi astronomici degli stipendi di Banca Centrale sono stati sempre una questione ”sensibile” per i sammarinesi; ma da quello che vedo anche per gli stessi dipendenti di Banca Centrale, se è vero – come lo è – che addirittura hanno, attraverso la CSU (sindacato), intentato causa di fronte all’autorità Garante della Privacy (si dice Reclamo) perdendola contro il Giornale.sm e San Marino Oggi, rei di aver pubblicato i loro ”importanti” stipendi.

Il Reclamo è stato intentato (quasi di nascosto in quanto noi e Rsm Oggi, lo abbiamo saputo solo dopo la pubblicazione della sentenza, ne vi è stato un comunicato stampa), presso il Garante della Privacy Dott.Costanzo, il quale ha sentenziato che la pubblicazione degli stipendi è legittima in quanto i dipendenti di Banca Centrale sono assimilabili ai dipendenti pubblici, e che la pubblicazione degli stessi non provoca nessun pregiudizio agli stessi dipendenti.

La cosa più bieca e grave è che si chiedeva, di nascosto in quanto nessuno sapeva di questo reclamo,  la condanna in sede penale e civile di noi e di rsm oggi: Penale e Civile!

Il sindacato era a favore della non trasparenza e chiedeva condanne esemplari! Incredibile!

Tutti devono essere a conoscenza di questo loro comportamento.

Sembra strano che la CSU di sia prestata ad una simile condotta; come se fosse giusto appoggiare la richiesta di omertà da parte dei dipendenti di Banca Centrale! Come quasi volessero in tutti i modi non far sapere che quello stipendio che prendono (anche dallo Stato dato che lo Stato è azionista di Banca Centrale) è nettamente superiore a quello che percepisce un lavoratore comune a parità di qualifica e funzioni.

Sensibili a questa richiesta di trasparenza dalla società civile, il Giornale.sm ripubblicherà questi stipendi.

Buona giornata.

Marco Severini

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