la csu sul caso indennita’, la polemica diventa infuocata

L’accordo al tavolo tripartito è stato frutto di una trattativa intensa durata quattro mesi e la firma è stata definita da tutti un punto di partenza e non di arrivo. Va ricordato che durante il lungo confronto non si è parlato solo di rinnovi contrattuali, ma anche delle strategie per fronteggiare la crisi economica. Sono  stati così decisi nuovi interventi a sostegno delle imprese e precise misure di potenziamento delle tutele per i lavoratori cassaintegrati e per i disoccupati.

Sulla questione indennità dei dipendenti pubblici il governo ha barato e continua a barare. Estrapolare dopo la firma un singolo contenuto dell’accordo, cambiando tra l’altro le carte in tavolo con motivi già affrontati e risolti nello stesso accordo, significa assestare un duro colpo al valore e ai contenuti dell’intesa tripartita e, di conseguenza, minare la credibilità dell’azione del governo. E’ utile sottolineare che l’accordo sugli aumenti contrattuali è valido per tutti i lavoratori, anche quelli occupati nelle aziende private che hanno sottoscritto l’intesa. Il risultato è quindi paradossale: si sono rivalutate le voci economico-contrattuali solo per una parte di dipendenti. Alla faccia dell’equità.

Tuttavia non ci interessa la polemica fine a se stessa o funzionale agli interessi di qualcuno, ma ribadiamo che tutti i contenuti dell’accordo tripartito  rappresentano un punto di forza per affrontare le sfide dei prossimi mesi .
Noi siamo perfettamente consapevoli di ciò che abbiamo firmato e di quanto sia importante per il mondo del lavoro continuare con responsabilità il percorso tracciato, a partire dal documento di programmazione economica presentato recentemente dal Congresso di Stato. A questo punto però, al netto della facile demagogia e delle polemiche montate da arte, è fondamentale capire quale sia il vero valore dell’accordo tripartito.

Segreteria CSU