Patrizia D’Addario smentisce le notizie pubblicate da Panorama su un suo coinvolgimento nel presunto complotto ordito da magistrati, politici e giornalisti per screditare Silvio Berlusconi, e si augura che la magistratura faccia chiarezza sulla vicenda. “Leggo sul settimanale ‘Panorama’, ripreso da tutti gli altri quotidiani – afferma la D’Addario in una nota diffusa dai suoi legali – che sarei al centro di un complotto ai danni del Presidente del Consiglio e che per questa ragione avrei ricevuto un compenso, e che per questa ragione avrei ricevuto un compenso. Apprendo anche di indagini su questo fantasioso complotto architettato da me ed altri non meglio specificati soggetti”. “Non mi resta che smentire ancora una volta – precisa D’Addario – tutti gli aspetti di tale teorema nonché augurarmi che la Magistratura faccia chiarezza su tutta la vicenda nel più breve tempo possibile per fugare ogni dubbio”.
E la procura di Bari fa sapere che non ha in corso alcuna indagine sull’esistenza di un ipotetico complotto. Lo riferiscono fonti giudiziarie baresi, interpellate dopo l’anticipazione diffusa da Panorama del numero oggi in edicola. Le stesse fonti fanno quindi sapere che non vi sono, tra gli altri, né magistrati né giornalisti che avrebbero preso parte all’ipotetica missione affidata a D’Addario.
Le uniche inchieste in corso — viene evidenziato — riguardano le fughe di notizie del giugno scorso, relative all’esistenza dell’indagine sulla notte che Patrizia D’Addario afferma di aver trascorso a Palazzo Grazioli assieme a Berlusconi; e quella scaturita dalla pubblicazione, nel settembre 2009, dei verbali di interrogatorio di Gianpaolo Tarantini, l’imprenditore barese che ha confermato di aver ingaggiato D’Addario e altre ragazze e di averle inviate a feste organizzate nelle residenze private del premier.
Riferendosi alle indagini per rivelazione del segreto d’ufficio, in passato il procuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, ha sempre affermato che intende “identificare e assicurare alla giustizia i pubblici ufficiali che hanno consegnato ai giornalisti, che hanno fatto solo il loro dovere”, i verbali di interrogatorio (secretati) di Tarantini.
Esiste anche un’indagine avviata dopo denunce presentate nei confronti della D’Addario. Tra i denuncianti l’ex amante della donna, Giuseppe Barba, arrestato e condannato dopo le dichiarazioni della escort barese. Uno dei filoni d’indagine riguarda un presunto trasferimento a Dubai di circa 1,5 milioni di euro fatto da D’Addario nel febbraio 2008. Secondo le rivelazioni dello stesso Barba, la escort nascose la somma, composta da banconote da 500 euro, nella guepiere ed ebbe come ricompensa diecimila euro.
Intanto, la direzione di Panorama “conferma integralmente il contenuto dell’articolo in tutte le sue parti” e sottolinea in una nota che “non risulta alcuna smentita da parte dell’ufficio della Procura della Repubblica di Bari”.