La dignità di San Marino sacrificata da un esecutivo senza coraggio e da una opposizione irresponsabile…..di Enrico Lazzari

 

L’esecutivo sammarinese, nella sua resa incondizionata ai dictat italiani, deve aver beneficiato del bonus ristrutturazione del 110%… Nell’intento di “ristrutturare” le “buone” -si fa per dire- relazioni diplomatiche e di amicizia fra i due stati ha accolto il 100% delle richieste italiane aggiungendoci, di sua iniziativa, il sacrificio della dignità di una nazione con una gloriosa storia di libertà e della sua comunità.

Dilettanti allo sbaraglio? Codardi di governo? Impossibilità concreta di fare diversamente? Non sta a me dirlo. E neppure l’esecutivo lo ha spiegato. Perchè si è capitolato in maniera così vigliacca? Almeno questo il governo deve sentirsi in dovere di spiegarlo ai sammarinesi, perdipiù argomentando doviziosamente.

Se appare vergognosa la resa sammarinese all’arroganza italiana, altrettanto vergognosa è la strumentalizzazione fatta dalle forze di opposizione. Soprattutto quella -definiamola- “preventiva”.

Mi spiego meglio… Il Governo sammarinese, in un momento quanto mai delicato, si è trovato fra due fuochi: l’attacco italiano e l’attacco sammarinese. Da una parte l’Italia che, in un atto di pura ritorsione che nulla ha a che vedere con la lotta alla diffusione del Covid, ha inserito il Titano fra i Paesi dell’elenco C; dall’altro la minoranza consigliare prontissima a cavalcare l’azione italiana pur di conquistare consensi.

Il Governo, quindi, doveva difendersi sia dalle cannonate italiane che dai “kapò” sammarinesi. Sarebbe andata diversamente con una opposizione responsabile, che avesse saputo anteporre gli interessi generali, la dignità e la difesa dell’indipendenza della più Antica Repubblica del Mondo a meri interessi di bottega? Forse sì.

Ciò, ovviamente, non assolve governo e maggioranza che lo sostiene da responsabilità a mio parere gravissime, ma in un immaginario tribunale popolare rappresenterebbe di certo una attenuante e, soprattutto, quel processo vedrebbe alla sbarra anche tutte le forze di opposizione colpevoli di essersi schierate, o perlomeno di aver stupidamente fatto il gioco del nemico di turno del Titano e dei sammarinesi, al fianco dell’Italia contro San Marino.

Cosa avrebbero dovuto fare, per amor di Patria, maggioranza e opposizione? Semplice: difendere a spada tratta l’autonomia e la dignità della Repubblica, generando un unico fronte contro “l’invasore”. Invece, alle prime avvisaglie di crisi, con qualche partito più attivo di altri, l’opposizione ha iniziato a sparare a zero sull’esecutivo colpevole -a loro dire- di non saper gestire i rapporti bilaterali con il “bullo” Italia. In pratica, mentre l’Italia sferrava “a tradimento” cazzotti a San Marino le forze di minoranza si sono precipitate ad accusare San Marino giustificando indirettamente il “bullo” che lo aggrediva e indebolendo ancor di più la “vittima”. Siamo quasi ai livelli di intollerabile colpevolizzazione della malcapitata ragazza stuprata, indicata come responsabile della violenza subita perchè in minigonna…

Ha propinato una soluzione, ad esempio, l’attivissima Repubblica Futura? Ha propinato una soluzione Ivan Foschi, a sua volta attivissimo sui social? No. Come doveva, secondo RF o Foschi, gestire la crisi diplomatica il governo? Accettando supinamente, come ha fatto, subendo oggi le invettive degli stessi? Difendendo l’autonomia sammarinese come sembrava stesse facendo in una prima fase, subendo le invettive degli stessi? Lo spieghino… O tacciano e si assumano, a loro volta, le loro responsabilità in questa vergognosa pagina della storia di libertà e indipendenza sammarinese.

Enrico Lazzari