Da che ho cominciato a scrivere ho parlato spesso dell’importanza della scuola e della formazione soffermandomi in particolare sul tema del lavoro. Una buona preparazione e? essenziale per trovare un impiego, riuscire a tenerselo ed esserne soddisfatti.
Lo studio e la formazione pero? sono essenziali non solo nel mondo del lavoro ma anche per affrontare al meglio tutte le situazioni che ci troviamo a vivere. L’uomo per esempio e? si? lavoratore ma anche consumatore di beni e di servizi. Ed oggi oltre che di buoni lavoratori avremmo bisogno anche di consumatori consapevoli, formati e informati. Sembra un’assurdita? ma non lo e? affatto perche? i rischi del mercato sono soprattutto connessi alla disinformazione del consumatore che gli economisti definiscono asimmetria informativa.
Non dobbiamo dimenticarci infatti che la crisi del 2008 affonda le sue origini proprio da una sopravvalutazione di prodotti finanziari scadenti che le agenzie di rating valutarono (non candidamente) in maniera troppo generosa. Da un lato e? vero che il consumatore ha meno informazioni rispetto al venditore ma e? un gap che va colmato con lo sforzo di entrambe le parti. Perche? il venditore onesto non ha alcun bisogno di far leva sui momenti di irrazionalita? del consumatore ne? tanto meno specula sulla sua mancanza di informazioni.
Dunque il consumatore e? responsabile delle proprie scelte e maggiore e? la quantita? di informazioni di cui dispone, minore e? la probabilita? che egli abbocchi alle esche di venditori disonesti che poi finiscono per drogare il mercato e portarlo al collasso.
Occorre fare tutto per ridurre le asimmetrie informative rendendo edotti i consumatori: c’e? bisogno di clienti consapevoli di quel che acquistano.
Anche se va detto che la disinformazione a volte e? una forma mentis, si dispone degli strumenti per colmare un vuoto di conoscenza ma si e? restii ad usarli. Uno studio evidenzia ad esempio come siano proprio gli abitanti delle zone piu? a rischio terremoto a scegliere di non assicurarsi. Ma pensare positivo non significa non considerare che in futuro potrebbero verificarsi scenari avversi.
La stessa cosa avviene con la propensione al risparmio, se non fossero previste forme di previdenza obbligatoria in molti si troverebbero ad affrontare la vecchiaia senza nemmeno un soldo da parte.
Come se respingere l’idea che un giorno diventeremo vecchi, e avremo bisogno di quei risparmi, ci salvasse dal diventarlo davvero.
Anche questa e? evidentemente mancanza di informazione e di cultura, perche? una volta che avremo imparato a viverla, la vita si rivelera? ogni giorno piu? preziosa, a prescindere dall’eta?.
Stefano Ercolani, Presidente Asset Banca
“CHIUNQUE SMETTA DI IMPARARE E? VECCHIO, CHE ABBIA 20 O 80 ANNI. CHIUNQUE CONTINUA AD IMPARARE RESTA GIOVANE. LA PIU? GRANDE COSA NELLA VITA E? MANTENERE LA PROPRIA MENTE GIOVANE.
HENRY FORD