Aspettiamo al varco la Regione Marche che in questi decenni non ha mai saputo o voluto in maniera determinante spingere e battere i pugni sul tavolo a Roma per concludere la strada dei due mari. Al precedente presidente Spacca interessava molto di più l’altra strada ovvero la Quadrilatero ma anche Pesaro non si è mai adoperata seriamente, forse perché temeva che Fano, terminale di una infrastruttura così importante potesse avvantaggiarsi turisticamente ma sopratutto economicamente ed essere quindi più allettante per le industrie che come noto si insediamo maggiormente dove insistono gli snodi più collegati.
Sarà vero, come annunciato in pompa magna dal Presidente Luca Ceriscioli dopo un incontro con il Ministero delle Infrastrutture che riprenderanno i lavori della Strada dei due mari? L’unica cosa certa che sappiamo è che la cifra messa in cantiere è stata ridotta da 4 a 1 miliardo di euro. A questo punto, con questi soldi, si concluda la galleria della Guinza e gli oltre 3 chilometri di strada a quattro corsie realizzati e abbandonati da oltre 10 anni, siano ammodernati e collegati in modo sicuro alla viabilità ordinaria di fondovalle cosicché questa incompiuta grande scempio di denaro pubblico possa dare una risposta immediata ai tanti cittadini tra Marche, Umbria e Toscana.
di Roberto Zaffini