SI RIACCENDONO i motori. E si accendono le luci. L’assurdo circuito di Singapore appartiene già alla storia della Formula Uno: laggiù, nel 2008, venne disputato il primo Gran Premio in notturna. E in quella occasione capitarono cose che hanno cambiato il corso degli eventi: Massa, allora ferrarista, perse il mondiale per un pasticcio ai box e Flavio Briatore si inabissò nelle acque limacciose del Crash-gate, il presunto finto incidente di Piquet jr. A seguito dello scandalo, il pittoresco manager di Cuneo non ha più avuto modo di gestire una Scuderia. E sì che tra Benetton e Renault il marito della Gregoraci ha conquistato sette titoli iridati…
ALO SOGNA. A proposito di Renault. Da mesi pare inevitabile il divorzio tra la azienda francese e la Red Bull. I Bibitari, stufi delle rotture della power unit transalpina, sono alla disperata ricerca di un nuovo motore. Ma la Mercedes ha detto no e dunque gli orfani di Vettel stanno bussando alle porte di Maranello. La Ferrari ha assunto, fin qui, un atteggiamento molto pragmatico. Il presidente Marchionne, per non smentirsi, ha dichiarato che è sempre e solo questione di soldi: mostrare moneta, vedere cammello. Ma la Rossa ha giù un impegno con la neonata squadra Haas, ha un’intesa con Sauber e insomma l’affare non si presenta semplicissimo.
Non basta. Tra quanti attendono una decisione sul matrimonio Red Bull-Ferrari (per la serie: c’eravamo tanto odiati…) si colloca nientepopodimenoche Fernando Alonso. Infatti il fuoriclasse spagnolo è ovviamente scontento del disastro McLaren Honda: un campione come lui costretto a lottare con le Manor per il terz’ultimo posto, beh, è uno scandalo. Da qui la mossa di Ecclestone. Alonso in McLaren guadagna una barca di soldi (si parla di 30 milioni di dollari a stagione) ma rimedia anche colossali figuracce in pista. Una clausola nel contratto con Ron Dennis permetterebbe all’iberico di scappare dalla McLaren, causa assoluta mancanza di risultati. Ed è chiaro che, se maturassero le condizioni, per Fernando un approdo nell’abitacolo di una Red Bull motorizzata Ferrari rappresenterebbe la soluzione perfetta, anche per potersi riproporre tra i protagonisti del Gran Premio. La trama è intricata, il mosaico è complicatissimo da comporre, probabilmente ci sono troppi tasselli da sistemare. Ma l’argomento è stuzzicante, nonché probabilmente più divertente delle prove libere che oggi cominciano nella notte di Singapore.
Fonte: GAZZETTA DELLO SPORT