Sanremo e’ la foto di un mondo nuovo, dove gli uomini cantano, ballano, presentano e le donne parlano. Pensano.
Qualche anno fa si aspettava di sapere quale fosse stata la bionda e la bruna.
Ornamento.
Oggi quando appare la Ferragni, vestita del suo nudo, due giganti come Amadeus e Morandi appaiono ornamentali.
Il pensiero è suo, è nel suo corpo, gli uomini appaiono.
Parla con se stessa bambina, di se stessa certo, donna che fa figli e fa impresa, grande impresa ed imprese, insieme. E dice che è possibile.
Quindi parla a tutte le donne. Attraverso se stessa, con il suo corpo.
Geniale e potente.
E Pegah, parla ai relativisti della libertà in Italia, a quelli che “non bisogna umiliare Putin”, a quelli che pensano che una donna con i capelli sciolti è cosa scontata, quando invece per gli amici di Putin è morte.
E Fagnani fa parlare i ragazzi in carcere e dice che se escono dal carcere migliori, se non “buttiamo la chiave”, è meglio per noi. Saremo migliori anche noi. Perché vivremmo in una società migliore.
Ed ha coraggio. Mostra coraggio. Enorme coraggio nel Paese nel quale alcune mancate libertà sono coperte da veli di ipocrisia. Nascoste.
Dice ad un famoso magistrato verso il quale gli uomini si inchinano:
“Non è così, non va picchiato perché lo Stato non può applicare le leggi della sopraffazione e della violenza che usano le persone che lei arresta. Se non faremo in modo che chi esce dal carcere sia cambiato, avremo perso tutti”
Il magistrato aveva detto che un detenuto non deve essere picchiato perché non bisogna farne una vittima.
Non è così.
Grazie!
Sergio Pizzolante