Oltre centomila euro. Tanto costeranno all’Azienda autonoma di Stato per i servizi pubblici gli studi per la realizzazione di un invaso sul Rio San Marino chiesti a un’azienda italiana e a uno studio sammarinese di ingegneria e archittettura: la Beta studio srl di Padova e lo studio Antao di Domagnano.
Uno “studio di fattibilità di un invaso a scopo acquedottistico sul Rio San Marino”, torrente che dal monte San Paolo attraversa la Repubblica bagnando i castelli di Fiorentino, Chiesanuova e Acquaviva è quello che dovrebbe fare lo studio veneto.
L’Antao si dovrebbe occupare di una “valutazione di impatto ambientale e relativa relazione geologica a corredo dello studio di fattibilità di un invaso a scopo acquedottistico” secondo la delibera n.37 del 28 Giugno scorso.
Geologi sammarinesi esclusi dall’affare quindi sul piede di guerra. E’ infatti in circolazione una lettera inviata anche al segretario di Stato con delega ai rapporti con l’Aass, Fabio Berardi (anch’egli geologo) in cui i professionisti condensano tutto il loro disappunto per la scelta: “Gli incarichi – si legge – avrebbero potuto essere dati a professionisti sammarinesi iscritti all’albo dei geologi magari in pool o altro, sapendo bene che le competenze del notissimo studio Antao di Domagnano
sono molto più spostate sull’architettura, l’ingegneria e l’immobiliare in genere”.
Mentre “quelle della società padovana, pur qualificata, non sono certo paragonabili al ‘patrimonio’ di esperienza e conoscenza
dei geologi sammarinesi a proposito di territorio sammarinese, senza nulla togliere alla loro professionalità e capacità”.
Una gaffe notevole per Fabio Berardi.
Dovrebbe essere automatico dare la precedenza ai sammarinesi competenti; eppure non è così! Questa è una cosa veramente negativa che noi del Giornale.ms condanneremo sempre! Prima i sammarinesi poi il resto: potremo agevolare la ns. gente, a parità di competenze, nel ns. paese?