La galera come tortura. Tutti eccitati sotto il patibolo … di Sergio Pizzolante

Io sono d’accordo con Gian Domenico Caiazza, avvocato, Presidente delle Camere Penali italiane.
Questa simil “Mani Pulite” Italo-Belga, in chiave europea, mi fa orrore. Anzi, mi fa schifo.
Riguarda ex comunisti, in buona parte, che mi, ci, hanno fatto la morale durante la Mani Pulite italiana, che tifavano, anzi, cooperavano con i Di Pietro e i D’Ambrosio, sino a portarli in Parlamento e al Governo per il buon trattamento avuto e per aver fatto il lavoro sporco di azzerare i quattro partiti laici e tre quarti della Dc.
Ma io non sono come loro.
Io non tifo per la galera.
Non sferruzzo sotto il patibolo.
Non mi eccito a vedere una giovane donna in galera che riesce a vedere la sua bambina di 20 mesi, per sole due ore, in galera, dopo oltre un mese.
Bambina che non sa più dove sia suo babbo.
Io mi indigno!
Ha ragione Caiazza. Perché sono in galera? Perché?
Hanno trovato soldi in casa e nelle valigie.
Bene, è disdicevole, molto disdicevole, ma non esiste il reato di disdicevolezza! Non esiste.
Esiste la possibilità per chi li ha votati di non votarli più.
È questo lo stato di diritto.
La democrazia, della quale non frega più niente a nessuno.
Perché ormai siamo diventati tutto istinto, senza ragione.
Non c’è niente, niente, al momento, ci sono i soldi, ma chi indaga ancora non ci dice niente sul reato commesso.
Perché non lo sa.
E invece dovrebbe saperlo per arrivare a sbattere in galera le persone.
Lo vuol sapere con la tortura del carcere.
Vuole farselo dire, dire qualcosa, per farli uscire dal carcere.
Come con Mani Pulite.
Barbarie.
Questo è un reato! Questo si.
E passare le informazioni equivoche alla stampa è reato. E le cose che si raccontano, come le raccontano, sui giornali, nei Talk, sono reati. Veri.
Talamanca, in galera, si è comprato una casa, ma sta pagando un mutuo però.
La Kaili avrebbe vari conti correnti su varie banche. Ma le banche smentiscono. Salvo che i giornalisti non smentiscono se stessi, le notizie date con l’orrido condizionale. Dietro il quale si nascondono i reati di diffamazione e un giornalismo putrido e infamante.
E Kaili e compagno hanno comprato un terreno in Grecia, dove avrebbero intenzione di costruire una mega villa. Avrebbero intenzione.
In galera preventiva per le intenzioni.
Ma noi non vediamo tutto questo.
Non lo vogliamo vedere, vediamo i soldi e ci viene il sangue agli occhi e ci beviamo tutto.
Per istinto, senza ragione.
E poi ci piace la politica alle sbarre!
Ci piace, ci è sempre piaciuta, da trent’anni.
Vogliamo dalla politica che ci risolva cose, a noi, personalmente, spesso,in maniera lecita, ma dai, anche no, a volte, ma se poi vanno in galera ci piace.
Ci eccita.
Che ci importa del diritto. E della democrazia.
Sergio Pizzolante