Riceviamo e pubblichiamo
” a concept for a temporary Landscape”
Opening Venerdì 24, dalle ore 10 – Sabato 25 e Domenica 26 Gennaio 2020
MAURO PIPANI e ES NOVA“Aer” Performance site specific
Sabato 25 gennaio – alle ore 16 e alle ore 19
La Galleria Primo Piano di Rimini è lieta di presentare Aer, il progetto dell’artista Mauro Pipani, un progetto installativo appositamente concepito per la tre giorni dell’Art City Bologna in occasione di Artefiera, negli spazi di una residenza nel cuore di Bologna. Ad accompagnare questo percorso temporaneo, sabato 25 gennaio in occasione della notte bianca bolognese Aer diventerà una performance site specific con la sound art degli Es Nova, collettivo di ricerca musicale che interagirà con il pubblico e le opere dell’Artista attraverso medium sonori e improvvisazione.
Domenica 26 nell’ambito di ART CITY segnala 2020, in occasione di Artefiera, presso Residenza Incamminati – Via delle Belle Arti, 34 a Bologna – interverrà il critico e curatore Franco Bertoni in dialogo con il lavoro di Mauro Pipani coadiuvato da Fabio Lombardi, cheinsieme a Patrizia Pacia guida la Galleria Primo Piano di Rimini.
AER come metafora dell’aria, della leggerezza dell’atmosfera del paesaggio antropomorfo, un segno lontano come la lingua latina da cui deriva l’origine della parola aria. Aer sarà un angolo segreto che si apre a paesaggi sognati, a terre immaginate o a quello che rimane. Come descrive Bachelard “cercheremo di vedere come lavora l’immaginazione, quando l’essere ha trovato il suo minino riparo; vedremo l’immaginazione costruire ‘muri con ombre impalpabili, confrontarsi con illusioni di protezione – o inversamente – tremare dietro muri spessi, dubitare dei più solidi bastioni. L’essere che ha trovato un rifugio sensibilizza i limiti del suo stesso rifugio; nella più interminabile delle dialettiche vive la casa nella sua realtà e nella sua virtualità attraverso il pensiero e il sogno” (G. Bachelard – La poetica dello spazio). Al centro della città medioevale, delle case e delle radici storiche della città di Bologna, troviamo spazi quotidiani, vissuti ma sicuri, circoscritti dalle azioni quotidiane che ci somigliano sempre più. Muri come confini asfittici che raccolgono scampoli di vedute, sempre più distanti o falsamente illusorie. L’artista nella sua ricerca del sé attraversa il paesaggio come un “non luogo”, ci mostra un’apparente leggerezza, un nowhere landscapes, che affronta sognando territori vicini al suo sentire. Tele emerse da una nebbia siderale, bianca e lattiginosa, carte e garze leggere che tracciano l’impossibile paesaggio che attraversano; le stanze che li ospiteranno saranno la porta di un piccolo tempo di sguardi nella sicurezza di un luogo domestico e conosciuto.
Ma Aer sarà l’occasione anche per raccogliere gli scampoli di una percezione, di un contradditorio paesaggio che ne contiene un altro, una mostra libera in una esposizione. Una “casa” visitata, un luogo come opera, come scenario, una casa come galleria, invece di una galleria, dove un corpus di opere ultime, dialogheranno con lo spazio domestico, e per contrasto con la galleria d’arte.
Mauro Pipani – Biografia
Mauro Pipani vive e lavora a Cesena e Verona. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Bologna con Pompilio Mandelli (1976), da tre decenni svolge la sua attività artistica attraversando pittura, fotografia e progettazione. Ha all’attivo decine di mostre personali e collettive di rilievo nazionale ed internazionali ed è presente nel circuito dell’Arte con gallerie di riferimento. Esordisce nel 1972 con il collettivo “la Comune” gruppo di giovani artisti diretto da Dario Fo. È tra i fondatori del collettivo di via delle Biscie, che agisce in uno spazio, Villa Enrica, affidato in gestione dal comune di Bologna, e che nel 1973 si presenta alla Libreria Feltrinelli di Bologna. Gli esponenti del gruppo, giovanissimi e socialmente impegnati, affrontano le prime e ancora acerbe sperimentazioni, ma subito si fanno notare: nello stesso anno partecipano al prestigioso Premio Suzzara e ottengono l’interessamento di Mario De Micheli, che nel 1975 presenta una mostra del collettivo alla Galleria comunale Galvani di Bologna. Negli stessi anni è fondamentale anche la frequentazione del gruppo letterario e poetico raccolto intorno alla rivista “Sul porto”, fondata dai poeti Ferruccio Benzoni, Stefano Simoncelli e Walter Valeri. Grazie a questi legami entra in contatto con figure come il maturo Alfonso Gatto, grande trait-d’union tra cultura letteraria e arti visive, Franco Fortini, Pier Paolo Pasolini, Dario Bellezza e soprattutto Dario Fo: è di questo tempo la sua collaborazione alla Comune nella stagione concitata della Palazzina Liberty.