Esplosioni in due cittadine nell’ovest del Paese. Colpiti gli impianti chimici del gigante tedesco Basf. Numerosi i feriti.
Due differenti esplosioni, una dopo l’altra, hanno colpito due impianti chimici del gigante tedesco Basf. In due città distanti a una trentina di chilometri l’una dall’altra, Lampertheim e Ludwigshafen (guarda il video), nell’ovest della Germania, si sono alzate in cielo colonne di fiamme e fumo nero.
Diverse persone sono rimaste ferite. E in tutto il Paese è piombata il terrore di un attacco terroristico.
Un boato dietro l’altro, le fiamme che divorano gli stabilimenti e il terrore di un’intossicazione chimica. La Germania trema davanti alle indagini che arrivano dagli impianti della Basf. E, mentre la popolazione viene invitata a “evitare di gli spazi aperti e di lasciare chiuse porte e finestre delle abitazioni”, si sparge il timore di un attacco terroristico. In mattinata, poche ore prima, a Lipsia era infatti circolato un altro allarme per nove scuole che sarebbero state sotto tiro degli estremisti. Un allarme che poi si è rivelato infondato. A Lampertheim e Ludwigshafen, invece, le esplosioni sono vere e drammatiche (guarda la gallery). Anche perché fanno subito temere emissioni di agenti chimici pericolosi nell’aria.