La gioielleria Arzilli si prepara a sbarcare a Pesaro, nei locali di uno dei negozi storici del centro Moscatelli, nel corso XI Settembre. «Sono ormai sette mesi – conferma Marco Arzilli, 47 anni, ex ministro all’Industria – che faccio avanti e indietro con Pesaro, per capire la città ed anche il mercato. Firmato? Siamo vicini, ma ancora no. Comunque vogliamo aprire prima di Natale che per una attività come la nostra, e cioè vendere gioielli, è la stagione migliore». Una trattativa doppia quella che Arzilli ha dovuto fare: la prima con Daniela Scarlatti che da molti anni mandava avanti il grande negozio di scarpe; la seconda con gli eredi di Tino Bontempi e cioè quello che per decine di anni, prima di passare la mano, è stato il titolare del negozio per il Corso ed era anche proprietario dei locali. Verrà stravolto uno dei negozi più vecchi della città? La risposta che arriva dall’ex ministro è secca: «Assolutamente no perché noi siamo rispettosi delle tradizioni e della cultura della città. I lavori riguarderanno solamente gli arredi interni e i lavori in muratura saranno praticamente inesistenti». Siete anche voi nel campo dei grandi marchi di orologi? «Se intende i Rolex, no. Noi abbiamo smesso da ormai tanti anni e se fa questa domanda sottintendendo la concorrenza a Bartorelli, le dico assolutamente di no. Noi dagli anni Quaranta lavoriamo nell’ambito della produzione di gioielleria ed a Pesaro apriremo un negozio nel nostro settore. I grandi brand dell’orologieria non c’entrano affatto. Noi avevamo una clientela pesarese – continua Arzilli – ma col tempo è andata diminuendo. Il negozio che apriremo a Pesaro per Natale è il numero ‘0’ di una politica commerciale che punta a uscire fuori da San Marino. Abbiamo scelto Pesaro perché è una città di grande cultura e di grande tradizioni». Il Resto del Carlino
