Per Matteo Salvini le elezioni europee saranno fondamentali. Il polo sovranista, un blocco forte ma non compatto, spera di riuscire a diventare quella terza forza utile a trasformarsi nella presenza decisiva al prossimo Europarlamento. E l’idea del leader della Lega e ministro del governo giallo-verde è sempre stata quella di unificare il più possibile il blocco sovranista per creare le premesse per un’alleanza con il Partito popolare europeo. Un Ppe votato a destra e un polo sovranista meno radicale che, uniti su una piattaforma comune, avrebbero potuto ottenere una base di consenso molto ampia. Almeno nei piani di alcuni esponenti di via Bellerio e della parte più a destra dei popolari, Viktor Orban in testa.
Le cose però sono cambiate. E quel piano del Carroccio sembra essere svanito. L’idea della Lega era quella di costruire una cosiddetta “Lega delle leghe”, ma esistono troppi dubbi, specialmente in Polonia, dove i conservatori di Diritto e Giustizia (PiS) del presidente Jarosaw Kaczynski non vogliono un patto pre-elettorale. Vogliono un accordo, ma al limite soltanto dopo. E a nulla è valso il viaggio a Varsavia di Salvini, con cui il vice premier italiano sperava nel compattare totalmente il fronte euro-scettico vicino al Ppe. Troppe le divergenze, a cominciare da quelle aperture alla Russia che in Polonia sono viste come fumo negli occhi. E così, il PiS rimarrà nel gruppo dei Conservatori insieme a Fratelli d’Italia, negando a Salvini la possibilità di ergersi come leader di tutto il fronte sovranista europeo.
Il movimento sovranista tedesco si unirà infatti nell’alleanza che attualmente si compone dei partiti che siedono nell’Enf – i francesi di Marine Le Pen gli austriaci del Fpo, Interesse fiammingo dei belgi, gli olandesi del Pvv e i polacchi del Knp (un modo anche per lanciare un segnale agli polacchi, quelli del PiS). Ma a via Bellerio si spera in un grande gruppo unico con circa 150 europarlamentari comprensivi di Vox, il partito sovranista spagnolo, e i Democratici svedesi, i Veri Finlandesi e il Partito del Popolo Danese. “La Lega fortunatamente invita in Italia altri movimenti europei e questo accadrà anche la settimana prossima, l’8 aprile. Perché siamo diventati centrali, come Paese, fortunatamente grazie a questo governo”, ha detto Salvini. E la speranza è di una grande adunata per la fine della campagna elettorale.
L’idea di Salvini è quella di un appello da lanciare proprio l’8 aprile. Come riporta La Stampa, “un appello-manifesto per sottolineare le comuni radici cristiane, difendere l’identità nazionale, la supremazia della Costituzione italiana sulle leggi e le direttive europee. Barriere e lotta all’immigrazione con la protezione delle frontiere esterne. Sì ai rimpatri, no alla redistribuzione tra i Paesi europei dei migranti”.