La Juve torna cinica e trova la prima vittoria al Ferraris. Gasp: il rigore non c’era

Genoa-JuventusGenova – «Mai avuto un rigore così a favore da quando alleno il Genoa… Inesistente. E quello ha chiuso la gara». Gian Piero Gasperini vede nel penalty per il contatto Diogo-Chiellini il masso che ha sepolto il match del Ferraris. E sull’episodio concorda Enrico Preziosi: «Un rigore che boh… Secondo me non era rigore, l’arbitro ha preso una decisione molto dubbia che non condivido pienamente».

Ma il presidente rossoblù si sofferma pure sul doppio giallo a Izzo. Sul primo, contestato dal Genoa il fatto che Cuadrado “in volo” si sia procurato l’impatto. Poi, il secondo: «Sull’espulsione ho visto l’arbitro dirigersi verso il giocatore già con l’intenzione di estrarre il cartellino rosso e mandare negli spogliatoi il nostro giocatore. Si può anche solo richiamare». Come è stato fatto da Valeri con Lemina e Pogba, successivamente ammoniti. E in particolare nel primo caso Gasperini aveva avuto battibecco con l’arbitro e il quarto uomo Barbirati. 

«Cosa è successo? La gestione dei cartellini mi sembrava sbagliata. Izzo ammonito due volte, per cose anche lievi ma che ci possono stare, però altri non sono stati ammoniti per situazioni analoghe. Abbastanza d’abitudine…». Il tecnico, quindi, seziona la gara in fasi differenti: «Fino al rigore, ottimo Genoa. Gol fortuito, ma ci può stare di prenderlo. Io credo che in parità numerica avremmo reso la gara più bella. Invece quel rigore ha chiuso la storia».

(…) Secolo XIX