La Lazio schiva le trappole

LAZIO CALCIOÈ andata. L’urna di Montecarlo non spaventa le italiane in Europa League. Il Napoli testa di serie finisce nel gruppo D con Bruges, Legia Varsavia e Midtjylland. Alla Lazio un compito un tantino più arduo con Dnipro, Saint Etienne e Rosenborg nel gruppo G. Infine la Fiorentina nel gruppo I pesca Basilea, Lech Poznan e Belenenses.

Meglio era difficile sperarlo e in fondo l’obiettivo era evitare qualche big che poteva far paura, sopratutto per Lazio e Fiorentina che rischiavano di trovarsi davanti formazioni di spessore come Tottenham, Borussia Dortmund e Monaco. Alla Lazio, ancora stordita dal flop Champions, poteva andare anche meglio. I biancocelesti, che partivano dalla seconda fascia, sono stati sorteggiati con i vice campioni della scorsa edizione del Dnipro che però non sono quelli che hanno eliminato sbattuto ilNapoli in semifinale, visto che hanno perso due pezzi da novanta come Kalinic e Konoplyanka.

Occhio ai francesi del Saint Etienne, soprattutto in casa loro, mentre non nutrono grosse ambizioni i generosi norvegesi del Rosenborg. L’esordio il 17 settembre in casa del Dnipro e chiusura il 10 dicembre sul campo del Saint Etienne. La Lazio può e deve andare avanti. Intrigante il sorteggio per Paulo Sousa e la sua Fiorentina che apriranno le danze al St Jakob di Basilea, laddove il tecnico gigliato ha lasciato ottimi ricordi e dove tra l’altro è fissata la finale 2016 il 18 maggio. Contro il suo ex Basilea troverà gli ex interisti Samuel e Kuzmanovic, e poi se la vedrà con i morbidi polacchi del Lech Poznan e con i portoghesi del Belenenses.

Per il Napoli una sola insidia che risponde al nome del Club Brugge eliminato nei preliminari dallo United e poi due avversari morbidi, come il Legia Varsavia e i modesti danesi del Midtjylland.

Al termine del sorteggio, è stata poi la volta del presidente Michel Platini. «Questo è il mio ultimo mandato in Uefa – ha spiegato in conferenza stampa – quanto alla Fifa non è il luogo e il momento per parlarne. Le elezioni ci saranno tra sei mesi (il 26 febbraio, ndi) e in tempi brevi vi farò sapere i miei progetti. Sono fiero di quello che abbiamo confezionato in questi anni, portando il calcio in paesi piccoli».

E ha chiuso con la trasparenza e chi gli ha chiesto la sua fede calcistica non ha esitato: «Non c’è nulla di male a simpatizzare per una squadra e la mia è la Juventus». Già, ma lo sapevamo.

Fonte: IL TEMPO