Cambiano gli hashtag usati sui social: non più #governogialloverde, ma #governogialloblu.
La Lega è cambiata. E parecchio. Tutto merito (o colpa) – a seconda dei punti di vista – di Matteo Salvini.
Un esempio? Qualche mese fa è sparita la parola nord dal simbolo del partito, segno che i tempi sono cambiati e che, per fare davvero la differenza, non si può parlare solamente all’elettorato padano. Questa decisione è stata spiegata così da Salvini: “Sono tre anni che la Lega si batte a livello nazionale per trasormare l’Italia in un Paese federale, quindi contiamo di essere l’unica forza politica in Europa nel gruppo dei cosiddetti populisti che andrà al governo nei prossimi mesi“. E in effetti così è stato.
La strategia di Salvini ha ricalcato da una parte quella sovranista di Marine Le Pen e, dall’altra, quella di Donald Trump (non a caso, nei giorni difficili della creazione del nuovo governo, Steve Bannon, stratega della campagna elettorale del tycoon, si trovava in Italia). La svolta che avvicina Matteo a Donald è nella grafica dei gadget di propaganda e anche nei colori. Da tempo, sia la pagina Facebook della Lega che lo stesso Salvini usano l’hashtag #governogialloblu al posto di #governogialloverde, come fanno invece molti commentatori. Segno che la Lega ormai ha tagliato i ponti con il passato.
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#GovernoGialloBlu