
Abbiamo assistito ieri ad una grandissima lezione.
Politica!
Politica nel senso più alto.
Fu Paolo IV a definire la politica come la più alta forma di carità.
Si, lo so, siamo abituati a vivere la politica come immondizia, il Parlamento come una cloaca, i leaders politici come capi banda.
Da 30 anni ce la descrivono così.
Sporca!
È sporca per i magistrati, per i giornalisti, per gli intellettuali, per i comici, per i cantanti, per le influencer.
Poi sono arrivati loro. In sostituzione.
E non è un bel vedere.
Ma ieri, su Rai 3, incredibile, uno squarcio.
Prima Fazio ci aveva fatto vedere il peggio del giornalismo politico, quello che si è sostituito alla politica: Serra, Giannini, Verdelli, Sarzanini, Saviano.
L’antipolitica.
Poi il suo contrario.
La politica.
Il Papa dice che il male più grande della Chiesa è il clericalismo.
Più della Chiesa dei Papi libertini.
Minchia! Una cosa grossa.
Il clericalismo della Chiesa è rigidita della dottrina. Dei comportamenti.
Significa non saper guardare la realtà.
Non saper “toccare con mano”.
Tocca, tocca.
Corrisponde ai mali della politica.
Al male assoluto della politica: l’ideologismo.
La rigidità della dottrina ideologica.
L’ideologia prima della realtà, a prescindere dalla realtà.
C’erano i circoli socialisti di Chicago, che inventarono il concetto nuovo antideologico: le idee devono farsi assalire dalla realtà.
E in Italia fu Bettino Craxi, che volle il Concordato, che definì il socialismo riformista così: l’idea di progresso che incontra la realtà.
Che tocca. Tocca.
E poi la lezione sull’alto e il basso.
Sul razzismo.
Dice: l’uomo deve guardare dall’alto un altro uomo, solo quando si abbassa per tirarlo su.
L’uomo ha il diritto, diritto umano, ad essere perdonato. Aggiunge.
Se lo chiede. Se lo vuole.
Con una frase distrugge decenni di presunta superiorità morale degli ospiti di Fazio.
Distrugge il moralismo, il giustizialismo, il populismo, de sinistra e de destra, che hanno distrutto la politica in Italia.
E sui migranti: accogliere, accompagnare, promuovere, integrare.
Non un solo Paese, non solo Italia e Spagna.
Ma l’Unione europea.
Un po’ per uno. Sin dove possibile.
Non possiamo guardare dall’altra parte.
E poi la cosa più grande che ha detto.
Perché soffrono i bambini?
Dov’è Dio quando un bambino soffre?
Non lo so. Ha detto.
Non lo so.
Questa cosa mi ha toccato il cuore.
Una grande lezione.
Politica.
Sergio Pizzolante