“La maggioranza non è in discussione”. Politica in fermento, parla Gerardo Giovagnoli, capogruppo del Psd.

gerardo-giovagnoli2“Il Psd è impegnato a cercare soluzioni di maggiore sintesi dell’area riformista che è troppo frammentata”.

Si dice che la politica, ultimamente, sia in forte fermento e se così fosse non ci sarebbe niente di male, anzi. Si susseguono ininterrottamente ormai da mesi incontri segreti o meno tra forze politiche di maggioranza e opposizione.

Nuovi accordi potrebbero nascere tra partiti e movimenti che potrebbero cambiare, se non perfino rivoluzionare, lo scenario politico sammarinese. Intanto, da una parte Alleanza popolare e l’Unione per la Repubblica stanno pensando di dare vita a un nuovo polo di centro, al cui interno potrebbero confluire anche altri soggetti politici, dall’altra Psd e Ps, ma anche Su e C 10, si stanno organizzando forse per una possibile e futura coalizione riformista di centro sinistra.

Nuovi scenari in vista, quindi, che non per forza significano elezioni anticipate, ma collaborazioni tra alcune forze politiche di opposizione (in primis Ps e Upr) e la maggioranza, riguardo soprattutto ad alcune scelte politiche urgenti che dovranno essere prese nei prossimi mesi, già a partire dalla seduta del Consiglio Grande e Generale di questo mese.

A tal proposito abbiamo intervistato – dopo aver dato spazio ieri su queste pagine a Simone Celli (Ps) e Teodoro Lonfernini (Dc) – il capogruppo del Psd Gerardo Giovagnoli.

Come procedono i rapporti tra Psd e Dc? Il presunto avvicinamento tra il Psd e il Ps è solo fantapolitica o c’è qualcosa di più concreto? Potrebbe costituirsi anche una nuova coalizione o un nuovo soggetto politico?

“Il Psd è in coalizione non solo con la Dc ma anche con Ap e Ns e questo non va affatto dimenticato. Il Psd è soprattutto è impegnato in questo momento a trovare le soluzioni utili per risolvere i problemi occupazionali e di bilancio. La coalizione si mette in discussione solo se ci sono divergenze su queste tematiche, non perché tatticamente sia più conveniente questa o quella variante.
Il Psd è anche impegnato, senza appunto mettere in discussione l’attività della maggioranza, a cercare soluzioni di maggiore sintesi dell’area riformista che è troppo frammentata e quindi incontreremo anche Su e C10.
Con il Ps però si ragiona sia di questo che delle priorità del Paese visto il tavolo che si aprirà con quel partito e la coalizione Bene Comune. Non parliamo per ora di accordi ma di responsabile collavorazione, ascoltando anche le proposte del Ps. Quanto detto ieri da Celli mi vede assolutamente d’accordo”.

Tra voi e gli altri alleati di maggioranza c’è accordo o esistono differenze che potrebbero lacerare la tenuta stessa della maggioranza? “Nessun disaccordo appunto, abbiamo appena concluso la verifica di maggioranza e abbiamo molti impegni da concretizzare, dal polo della moda al rilancio del sistema bancario e finanziario, dalla questione Accordo di Associazione, alla questione riforma delle imposte indirette.”

Come pensate di rilanciare il sistema bancario e finanziario proprio quando con la “volontari disclosure” (a partire dal 2017), potrebbero rientrare in Italia da San Marino milioni di euro? “Proprio perché c’è la voluntary disclosure che è necessario confrontarsi su ulteriori fughe di raccolta e quale prospettiva dare”.

Francesco De Luigi, La Tribuna