La Marina mette a tacere la Aquarius. E porta i migranti in Spagna

L’annuncio della Ong: i 629 migranti della Aquarius saranno portati in Spagna con navi italiane. E anche la Corsica apre all’accoglienza

Nonostante la disponibilità della Spagna, la nave Aquarius con a bordo 629 migranti sembra non aver intenzione di muoversi dalle acque tra Malta e l’Italia. La Ong Sos Mediterranée si appella al maltempo in arrivo nel Mediterraneo, che rende “non sicura” la navigazione verso Valencia.

Il braccio di ferro tra l’Italia e l’Ong quindi continua. Il governo italiano non ha intenzione di cedere e ha messo a disposizione della nave le motovedette della Marina che porteranno viveri e medici a bordo e che la scorteranno fino alle coste spagnole.

Questa mattina una nuova svolta: “I viveri saranno portati a l’Aquarius da una imbarcazione italiana”, annuncia su Twitter la Ong. “Il centro coordinamento dei soccorsi di Roma pianifica di trasportare i naufraghi su navi italiane e condotti a Valencia”

Una notizia confermata poi dal ministro per i Trasporti e le Infrastrutture, Danilo Toninelli: “È stato l’esito della decisione presa stanotte”, spiega a Circo Massimo su Radio Capital, “Oggi manderemo altre navi per prendere a bordo parte dei 629 e accompagnarli verso Valencia. Non si potevano far navigare sulla Aquarius in sicurezza con queste condizioni di mare”.

Per Medici senza Frontiere – che gestisce la nave insieme a Sos Mediterranée -, però, bisogna comunque far attraccare la Aquarius in un porto italiano. “MSF invita la sicurezza dei popoli a venire prima della politica”, dice l’Ong, “L’opzione migliore sarebbe quella di sbarcare le persone salvate nel porto più vicino, per poi essere trasferite in Spagna o altri paesi sicuri per ulteriori cure”.

Intanto arrivano altra offerte: anche la Corsica si è detta disponibile a ospitare i migranti. Il presidente del consiglio esecutivo dell’isola francese, Gille Simeoni, infatti, ha proposto di accogliere la Aquarius: “Carenza di viveri, cattive condizioni meteo e porto spagnolo troppo lontano”, ha scritto Simeoni in un tweet, “Di fronte all’urgenza il consiglio esecutivo di Corsica propone a Sos Mediterranee d’accogliere l’Aquarius in un porto corso”. Così come arrivano offerte da diverse parti della Spagna: dai Paesi Baschi, da Navarra, ma anche le Isole Baleari, Estremadura e la Catalogna.