Ho visto un film ieri: 1943, il filo della libertà.
Un pastore evangelico con la figlia insieme ad una coppia di Ebrei.
Il pastore che si improvvisa conduttore radiofonico per dare speranza a chi resiste in Francia sotto Vichy.
Gli scantinati, il freddo, gli stracci, i vestiti logori, la paura, l’orrore, le fughe, le torture, le bombe.
Il coraggio pazzesco che ci vuole per un tozzo di pane.
Essere prigionieri in casa.
Qualcuno è padrone in casa tua.
Basta cambiare canale ed il passato è adesso.
Stesse immagini. Ma adesso.
1943-2023
Francia, Ucraina. Europa.
Cambi ancora canale e le immagini arrivano da Israele, 8 morti, forse di più.
Cambi ancora canale e vedi una Palombelli, un Santoro, un Senaldi, un Conte, un Di Battista, che si lamentano della guerra che è in casa degli altri, perché noi dobbiamo abbassare i riscaldamenti.
Perché la paghiamo anche noi.
Piangiamo i morti di Israele. E giustamente!
Ci siamo abituati ai morti di Kiev.
Ci infastidiscono anche.
Celebriamo l’eroismo del 43, contro l’oppressore, vogliamo la resa ucraina nel 2023.
Siamo “solidali” ma non vogliamo armarli.
Ci lamentiamo della Germania, ma se nel 43 e dopo, gli americani non ci avessero dato le armi, se non fossero venuti armati, saremmo tutti tedeschi.
Perché succede tutto questo?
Tante personalità doppie, triple, quadruple.
Perché soprattutto in Italia?
Perché l’Italia è un Paese senza memoria.
Una certa Italia.
Vive di solo presente. Ha paura del futuro.
Rinnega continuamente il passato.
Anche quello di ieri mattina.
Tutto il nuovo che diventa velocemente vecchio.
È avvenuta questa cosa qui.
Che non ci fa mai stare a piombo!
Dritti. Dentro la nostra storia.
Il fascismo cancellò l’Italia liberale, l’Italia liberata cancello’ il fascismo come cosa di altri, invece era nostro, l’avevamo inventato noi, la seconda repubblica ha sepolto la prima nell’infamia. E da trent’anni mettiamo al rogo chi abbiamo votato l’anno prima.
Abbiamo cancellato la grande storia di chi durante il fascismo stava negli scantinati e in esilio e dopo il fascismo ha ricostruito l’Italia: democristiani, socialisti, liberali, repubblicani. Chi sono?
Può capitare che una ragazza che si laurea in scienze politiche oggi( scienze politiche, non ingegneria…), si stupisca della loro esistenza.
Non è colpa sua.
Siamo noi che abbiamo cancellato la memoria.
Siamo noi che abbiamo divorziato da ogni memoria.
Sergio Pizzolante