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  • La ‘ndrangheta ora è più forte

    (di Alessandro Sgherri)

    L’arresto del boss Matteo Messina Denaro è sicuramente un duro colpo per Cosa nostra, ma, attenzione, ciò non significa che Cosa nostra sia stata sconfitta. Non solo. Bisogna tenere ben presente che allo stato attuale, dati di fatto alla mano, la mafia calabrese, la ‘ndrangheta, è ancora più pericolosa della mafia siciliana. A rilevarlo, in una conversazione con l’ANSA, è il professore Enzo Ciconte, ex parlamentare di Pci e Pds e docente di Storia delle mafie italiane al Collegio Santa Caterina dell’Università di Pavia, uno dei massimi esperti in Italia delle dinamiche delle grandi associazioni mafiose.
    “L’arresto del boss – spiega – crea sicuramente dei problemi alla mafia perché Matteo Messina Denaro è la mafia, era uno benvoluto nel suo mondo. Era un punto di riferimento perchè rappresentava la mafia storica, la mafia antica, quella più solida. E’ chiaro che la sua cattura segna una battuta d’arresto di questo tipo di mafia. Questo però non significa, e non vorrei che su questo ci fosse un’illusione ottica, che avendo catturato Messina Denaro ormai abbiamo sconfitto la mafia. La mafia è ancora viva e soprattutto si muoverà su un terreno molto subdolo che è la penetrazione nell’economia”.
    Ciconte rileva come, a livello di spessore criminale, la ‘ndrangheta calabrese abbia ormai superato abbondantemente la mafia siciliana. E spiega perchè: “La ‘ndrangheta è più potente. Lo dicono i fatti, perchè la mafia palermitana, dopo le stragi, i collaboratori di giustizia, le catture di Riina, Provenzano e di tutti quanti i componenti della ‘cupola’, si è indebolita moltissimo. Loro oggi hanno un problema di leadership. Nella ‘ndrangheta questo problema non esiste perché è  forte, diversamente dalla mafia siciliana è presente in tutta Italia, nessuna regione esclusa, ed è presente persino in tutta Europa”.


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