LA NUOVA EUROPA NASCE DAL CORAGGIO DI KIEV … di Dario Manzaroli

Lo spettacolo indecente del padrone che  urla ordini ultimativi al Capo di una Nazione aggredita e coraggiosa che rivendica il suo diritto ad esistere,  non è un semplice incidente di percorso di un Bullo Gonfiato affetto da delirio di onnipotenza e da una avidità illimitata  , è la visione plastica di una America che rischia una involuzione autoritaria.

Dopo l’appoggio, se non l’incitamento,  ai suoi sostenitori  durante l’assalto a  Capitol Hill alla fine del suo  precedente mandato,  ora ci si può aspettare di tutto e sta avvenendo di tutto e sarà una escaletion se le risposte del mondo intero  non saranno forti e chiare .

In mondovisione abbiamo potuto vedere un tentativo di linciaggio mediatico ed ascoltare un linguaggio arrogante,  ultimativo e financo maleducato , abbiamo potuto vedere  la certezza megalomane  che di fronte  alla forza e al ricatto tutti debbono ubbidire ed anche scodinzolare felici .

Il famoso piano di pace non solo serve a salvare la faccia a Putin e a dargli “ licenza di uccidere” su tutti i Paesi dell’ex blocco sovietico e oltre, ma è a tutti gli effetti una spartizione mascherata dell’Ucraina .  Un gesto vile e mostruoso che il Bullo Gonfiato  cercherà di ripetere a Gaza e in Cisgiordania dando partita vinta facile al criminale di guerra  Netaniahu .

Ma torniamo all’Ucraina.

Il famoso piano di pace che sarebbe meglio chiamare piano di resa,  ha come secondo obiettivo  la disgregazione della Unione Europea  invisa e reale ostacolo sia al dittatore Putin sia all’allievo autocrate Trump nei loro progetti di dominio e spartizione del mondo in zone d’influenza.

E’ da  ammirare la compostezza ,la fermezza e la dignità di Volodymyr Zelensky .    Tutti gli Europei lo dovrebbero  sostenere e mobilitarsi per l’Ucraina.

L’Europa ha un debito molto grande con questo uomo che forse era un comico mediocre ma è diventato un eroe perché ha  dimostrato di essere  uomo di straordinaria  volontà e straordinario   coraggio .

Il tracollo dell’Ucraina è un rischio mortale per l’Europa tutta che si trova nuovamente   davanti alla sua ora suprema . La saprà cogliere ?

Dopo tanta narcosi qualche segno di risveglio c’è .

Oggi a Londra si tenterà di abbozzare i primi movimenti per una difesa comune ,inoltre  si comincia a parlare  in vari contesti  di una evoluzione federale o confederale verso gli Stati Uniti d’Europa .   Meglio tardi che mai!!!

Tutto sommato   questa “miracolosa” accelerazione la dobbiamo proprio  alle manovre scomposte  del bullo gonfiato.

Un primo importantissimo livello di unità europea la si potrà dimostrare nella risposta unitaria alla imposizione di eventuali dazi alle merci europee.

La bilancia commerciale di interscambio fra Stati Uniti ed UE ammonta per le merci  a circa 1500 miliardi di dollari annui  con una eccedenza di export europeo di circa 213 miliardi di dollari : per i servizi (finanziari, assicurativi, viaggi, trasporto aereo, ricerca, servizi aziendali, proprietà intellettuali ecct-) la bilancia commerciale ammonta a circa 1006,6 miliardi di dollari con una eccedenza di export americano  di 278,4 miliardi di dollari .

Grossolanamente si può dire che una eccedenza compensa l’altra  , ma se, nonostante questa ovvia considerazione, l’America  vuole imporre  dazi , allora sarà bene preparare, come sembra, una risposta adeguata e che faccia più male possibile specie nel settore dei servizi .La Cina, è già certo,  risponderà a 360 gradi alla politica dei dazi americani.

Se le risposte saranno forti e chiare, allora  le imposizioni imperiali trumpiane potrebbero rivelarsi molto dolorose proprio per l’America e richiedere veloci   inversioni ad U .

Nel frattempo aspettiamo ansiosi  il risveglio di quella parte dell’America che rappresenta i valori dell’occidente che hanno reso gli Stati Uniti i laeders delle democrazie liberali.

Al momento, dopo lo scandaloso tradimento dell’Ucraina, c’è una semplice e drammatica realtà da considerare  : di questa America non ci si può più fidare ed  è  bene non fidarsi .

Prepariamoci al cambiamento e riappropriamoci tutti della politica con la partecipazione attiva e la difesa delle nostre libere istituzioni. Il tempo della ricreazione permanente  volge al termine. E questo è in realtà non è necessariamente una cattiva notizia.

 

Dario Manzaroli