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  • La nuova ministra dei Trasporti e Infrastrutture ha detto che la concessione ad Autostrade sarà solo revisionata. L’ira dei grillini

    Il governo giallorosso ha appena giurato e già litigano. L’oggetto della (prima) contesa tra le due forze di maggioranza è la concessione ad Autostrade, che il Movimento 5 Stelle vuole togliere alla holding Atlantia, della famiglia Benetton.

    Ecco, non è dello stesso avviso la neo ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli, che ha già fatto sapere che: “Nel programma di governo c’è scritta una parola precisa e molto diversa: revisione. Dobbiamo rafforzare gli investimenti, la sicurezza e ridurre i costi per gli utenti”.

    Parole che hanno scatenato l’ira dei grillini, peraltro piccati da altre uscite della dem su Tav e Gronda. Infatti, anche in materia di grandi opere, la vicepresidente del Partito Democratico ha avvisato gli alleati di governo: “Da adesso poi l’Alta Veloctà deve procedere il più rapidamente possibile”. Idem per la Gronda di Genova, altra opera storicamente osteggiata dalla compagine pentastellata.

    Sono così arrivati i primi mal di pancia del M5s. Duro l’affondo del senatore MicheleGiarrusso, raccolto da Affaritaliani: “La De Micheli deve ricordarsi che rappresenta un gruppo che è meno della metà del Movimento 5 Stelle. Se intende differenziare la propria posizione da quella del M5S può benissimo farlo accomodandosi fuori dal governo e andando all’opposizione immediatamente senza tergiversare”. A Giarrusso ha fatto eco il collega Sergio Battelli, deputato 5 stelle. “E con chi l’ha deciso? Lo ha deciso da sola? È appena arrivata al ministero […] Ritengo indispensabile aprire un dibattito serio sulla revisione delle concessioni stesse. E la revisione non può scartare, a priori, eventuali revoche”. Il Giornale.it