La nuova via per stanare il virus: fare il tampone allo smartphone

Un test accurato, non invasivo e a basso costo per Covid-19, utilizzando campioni prelevati dagli schermi dei telefoni cellulari, potrebbe aiutare a contenere i focolai e a identificare le varianti del coronavirus. É una nuova alternativa ai tamponi classici, sviluppata da un team guidato dai ricercatori dell’University College di Londra (UCL) con Diagnosis Biotech, startup cilena. Lo studio, pubblicato su eLife e condotto dal dottor Rodrigo Young, dell’Istituto di Oftalmologia dell’Ucl, ha analizzato i tamponi dagli schermi degli smartphone, scoprendo una risposta positiva nelle persone con campioni rinofaringei positivi per Sars-CoV-2 ad alta carica virale con il normale test PCR. Il nuovo metodo (Phone Screen Testing -PoST), ha rilevato il virus sui telefoni dell’81-100% delle persone positive. Lo screening attivo a livello globale è ancora una priorità, poiché continuano a emergere nuove varianti e l’introduzione della vaccinazione non è garantita in molti Paesi. C’è da considerare, poi, che i test sono costosi e possono essere fisicamente sgradevoli, rappresentando ostacoli significativi per un tracciamento efficace. «Mi preoccupava l’impatto economico e sociale che la pandemia avrebbe lasciato alle spalle, soprattutto nei Paesi a basso reddito spiega il dottor Young – Sapevamo che l’unico modo efficace per fermare la diffusione è testare regolarmente il maggior numero di persone possibili, ma questo non stava accadendo perché i test erano troppo costosi e scomodi. Con il nostro studio abbiamo subito capito che il PoST è qualcosa di speciale: è un metodo che non solo renderebbe molto più semplice il test di massa ma potrebbe anche essere utilizzato, per contenere focolai di nuovi virus ed evitare future pandemie». Poiché è un test ambientale, non invasivo e meno costoso di una tradizionale PCR con tampone nasale, potrebbe avere una doppia utilità: adatto per l’implementazione nei Paesi a basso reddito; utile contro il disagio delle attuali opzioni, aumentando potenzialmente l’adozione di test regolari tra la popolazione generale. La pandemia richiederà probabilmente anni per essere controllata a livello globale e sarà necessaria una sorveglianza epidemica costante per limitare la diffusione di Sars-CoV-2. Il campionamento PoST richiede meno di un minuto e non ha bisogno di personale medico, facilitando l’adozione di massa in grandi strutture e applicazioni su larga scala. Attualmente è in fase di sviluppo un dispositivo da parte di Diagnosis Biotech, che si baserà su questa ricerca, consegnando i risultati tramite sms, per ridurre al minimo il contatto. «Inoltre, abbiamo identificato con successo i polimorfismi associati alle varianti Sars-CoV-2 Alpha, Beta e Gamma, in campioni PoST positivi per Sars-CoV-2», concludono gli autori dello studio.


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