Gli ultimi fatti, con l’intervento dell’ottima Polizia Civile che ha sequestrato oltre un etto di erba, sono solo la punta di un iceberg di un fenomeno che sta, in maniera trasversale, interessando tutte le famiglie sammarinesi.
E’ un fenomeno che non interessa dei ragazzini come in questo caso, ma anche gli adulti (dove la sostanza spacciata cambia in cocaina per la maggior parte dei casi) e dove tanti bar fungono da ricettacolo e da smistamento della droga. Dove si vede diventare abbienti gestori dall’oggi al domani. I controlli dei bar e il loro monitoraggio deve essere costante.
La richiesta di fare analisi alle persone che sono ”dubbie” (come si faceva una volta) deve rientrare nella quotidianità. Le stesse forze dell’ordine devono sottostare a questi controlli, perché il nemico della droga che può interessare le nostre famiglie può insinuarsi ovunque.
Occorre tenere bene gli occhi aperti con i nostri giovani, i più interessati e sensibili ed indifesi su questo argomento. Il dialogo nelle famiglie è molto molto importante.
Occorre anche che la Gendarmeria dedichi più risorse ed uomini in questa vera e propria guerra, dato che ora non lo sta facendo. E lo Stato, invece di fare lavori milionari inutili, dedichi più risorse da dare alle nostre forze dell’ordine per contrastare questo fenomeno che può riguardare tutti i giovani e le famiglie sammarinesi.
La risposta del nostro stato e della nostra comunità deve essere forte, precisa e intelligente.
/ms